Curiosità

Tre borghi monferrini uniti da un’analoga origine etimologica: l’antica “curtis”

La stagione autunnale invoglia a perdersi tra le campagne e i sentieri del Piemonte, anche se le giornate “sono più corte” a causa dell’amata-odiata ora solare, si trova sempre qualche attimo da dedicare alle passeggiate, per andare a caccia di scorci e paesaggi, attraverso cui rifarsi gli occhi. Proprio in una di queste domeniche d’autunno, mi è capitato di passare nel Monferrato: precisamente sono stata in quel di Cortandone per poi allungarmi a piedi fino a Cortazzone, e già che c’ero ho proseguito in macchina fino a Cortanze.

Prima di tutto, sono rimasta colpita dalla somiglianza dei nomi di questi tre borghi: tutti e tre sono caratterizzati dalla radice “Cort-“, le cui origini sono latine e si rifà alla parola curtis, che in epoca longobarda e franca indicava un centro di lavoro agricolo, che veniva abbinato al nome del proprietario. Perciò, in questi 3 paesi vi erano tre padroni: uno di nome “Andone” (Curtis Andonis), uno di nome “Azo” o “Azone” (Curtis Azonis) ed infine uno di nome “Anse” (Curtis Anseris). Questo testimonia il fatto che le origini di questi 3 borghi sono molto antiche, anche se purtroppo sono di difficile collocazione.

La chiesa dei Santi Pietro e Paolo a Cortandone

CORTANDONE. Cortandone è un paese situato nella prima cintura di Asti, nel cuore del Monferrato. Fonda la sua agricoltura sulla cultura della vite, anche per questo l’autunno diventa una delle stagioni preferite in cui fare qualche giro ristoratore. Se si segue la strada in salita, che porta al comune del paese, ci si trova davanti alla Chiesa dei santi Pietro e Paolo, da cui si può ammirare anche una splendida vista. La Chiesa è stata costruita nel corso del XIX secolo e conserva parte dei decori originari.

CORTAZZONE. Il paese si trova sulla strada che collega Montafia con Soglio. Molto piacevole la passeggiata che parte da Cortandone, man mano che la si percorre, si scorge il borgo di Cortazzone, che sorveglia dall’alto della collina i campi circostanti. Da Cortazzone si ammirano i numerosi campi coltivati e i boschi, che si alternano in un agglomerato vivace di colori settembrini.

La chiesa romanica di San Secondo a Cortazzone

La chiesa di San Secondo si erge su un verde poggio, denominato Mongiglietto, circa un chilometro ad ovest dell’abitato di Cortazzone. Si tratta di un esempio di architettura romanica, risalente all’inizio del XII secolo, notevole per le fantasiose decorazioni scultoree che ornano la parete meridionale, le absidi, ed i capitelli interni. La chiesa è tuttora aperta al culto; vi si celebra la festa dedicata a San Secondo d’Asti, patrono di Cortazzone. Interessante dal punto di vista architettonico è anche la parrocchiale, sempre dedicata a San Secondo. L’esistenza dell’edificio di culto nel centro del paese è attestata in epoca remota, tuttavia esso fu completamente riedificato nel corso del XVIII secolo. Successivamente rimaneggiata, la chiesa si presenta oggi con una facciata e un campanile neoromanici realizzati nei primi anni del XX secolo. Il particolare più caratteristico dell’intera chiesa sono le sculture dei Santi, che raffigurano alcuni dei personaggi della Bibbia, tra cui ricordiamo San Rocco, San Grato e Santa Vittoria.

La chiesa parrocchiale di Cortazzone

A Cortazzone vi è anche un castello, che sorge sul punto più alto del paese, ma purtroppo non è visitabile, perché di proprietà privata. La costruzione odierna risale al XIII secolo, anche se quella precedente è ancora più antica, ma purtroppo le lotte di successione tra i Marchesi del Monferrato, i Visconti e i Savoia hanno portato alla distruzione della vecchia fortezza. Tuttavia, hanno resistito al tempo e alle battaglie l’antica torre e alcuni tratti delle mura.

Qui sopra e sotto, due scorci di Cortanze

CORTANZE. È uno dei 13 comuni dell’Unione Collinare Val Rilate, un’unione che raggruppa i paesi di Chiusano D’Asti, Piea, Cossombrato, Cinaglio, Montechiaro d’Asti, Frinco, Villa San Secondo, Settime, Camerano Casasco, Soglio, Corsione e Cortanze. I borghi, che ne fanno parte, sono tutti accomunati da chiese romaniche, colli, vigneti, castelli e ducati. L’attrazione principale di Cortanze è il castello, attorno a cui si sviluppano tutte le vie e le strade del borgo. L’antica costruzione del castello, risalente presumibilmente attorno al VI secolo, è andata persa. Grazie alla famiglia dei Pelletta, è stato ricostruito attorno al 1300 e ad oggi è una delle testimonianze dell’architettura medievale piemontese. La pianta è a forma di trapezio, attorno a cui sorgono due piccoli torri e un robusto torrione cilindrico con la merlatura a coda di rondine. Il castello di Cortanze oggi è uno dei luoghi culturali e di divertimento di riferimento per il territorio.

Chiara Parella

Classe ’87, torinese di nascita, ma astigiana di adozione, dopo una formazione classica, si è laureata in scienze e tecnologie agroalimentari presso l’Università degli Studi di Torino. Si occupa di marketing e comunicazione e scrive per alcuni blog di settore. Amante da sempre della letteratura latina e della cultura in generale, è autrice del libro “La figlia sfuggente”, il suo esordio letterario (Letteratura Alternativa Edizioni, 2020).

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