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Gioielli nascosti tra le strade torinesi: Palazzo della Vittoria, conosciuto come Casa dei Draghi

TORINO. Tra l’Ottocento e il Novecento il quartiere residenziale Cit Turin fu epicentro di un’intensa attività edilizia prevalentemente orientata allo stile liberty. Esempio ne è il Palazzo della Vittoria, noto anche come Casa Carrera o Casa dei Draghi, una delle costruzioni tra le più spettacolari del capoluogo. Ubicata non molto distante dalla famosa e magica piazza Statuto, precisamente in corso Francia 23, è subito riconoscibile per un dettaglio difficilmente trascurabile, due dettagliati draghi alati che stringono nel loro sguardo inquisitore chiunque si avvicini al portone d’ingresso del palazzo.

L’ingresso del Palazzo della Vittoria è caratterizzata dalla presenza di due draghi

Un simbolo allegorico di potenza e prestigio che, quasi ad arrampicarsi su per le mura del palazzo, sostiene le balaustre dei balconi ai piani superiori. Struttura a cinque piani, il peculiare palazzo di cui stiamo parlando fu commissionato dal Cavaliere del Lavoro Giovanbattista Carrera all’ingegner Gottardo Gussoni nel 1922, per celebrare la vittoria del paese nel primo conflitto mondiale. Lo splendido portone d’ingresso, l’atrio interno e le scale, la torretta merlata e le balaustre dei balconi del piano superiore sono di spiccato stile neogotico alla francese, mentre alcuni dettagli come le vetrate e la stessa linea sinuosa del palazzo riportano direttamente all’impronta liberty di quegli anni.

Notevoli sono i numerosi dettagli che arricchiscono ed adornano questo gioiello di Cit Turin, a partire dai due draghi alati che si trovano ai lati del grande portone d’entrata e che dovevano essere un’allegoria della potenza e dell’importanza dell’Italia post conflitto mondiale. Il portone è poi sormontato dallo stemma della famiglia Carrera e pieno di altri dettagli zoomorfi ed allegorici così come tutto il palazzo in generale.

Mirco Spadaro

Mirco Spadaro

Classe '98, rivolese di nascita, frequenta il corso di Lettere Antiche a Torino, sotto il simbolo della città. Tra viaggi e libri, è innamorato della tecnologia e della scrittura e cerca, tra articoli e post su siti e giornali online, di congiungere queste due passioni, ora nella sua "carriera" come scrittore, ora con il "popolo di internet".

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