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Castello di Pralormo, dal 30 marzo torna Messer Tulipano

Prenderà il via sabato 30 marzo, nel parco del castello di Pralormo, Messer Tulipano, la grande manifestazione che da 24 anni accompagna la stagione primaverile con la straordinaria fioritura di oltre 100.000 tulipani e narcisi.

Presentata come da tradizione il 21 marzo, primo giorno di primavera, nella sede della Città metropolitana di Torino, la festosa iniziativa, destinata a proseguire fino al 1° maggio, è stata descritta con entusiasmo da Consolata Soleri, sposata con il conte di Pralormo Filippo Beraudo, l’instancabile ideatrice e promotrice dell’evento, impegnata da anni nella valorizzazione del castello e delle risorse culturali e turistiche del territorio di Pralormo.

Come ogni anno il piantamento è rinnovato nelle varietà e nel progetto-colore, ed ospita, tra le tante varietà curiose, una collezione di tulipani botanici, ma anche un percorso nel sottobosco dedicato ai tulipani conosciuti già dal ‘600 – pappagallo, viridiflora -, ai tulipani fior di giglio ed ai frills dalle punte sfrangiate.

La manifestazione coinvolge tutto il parco, progettato nel XIX secolo da Xavier Kurten, architetto paesaggista prussiano, naturalizzato piemontese, che fu artefice dei più importanti parchi all’inglese delle residenze sabaude e in Piemonte. Nei grandi prati sono state create aiuole dalle forme morbide e sinuose, progettate ponendo particolare attenzione a non alterare l’impianto storico originario. Le aiuole dunque “serpeggiano” tra gli alberi secolari, mentre nel sottobosco occhieggiano ciuffi di muscari, di narcisi e di giacinti.

Ogni anno accanto al nuovo piantamento e al parco fiorito viene affiancato un argomento collaterale che vede coinvolti studiosi, esperti, musei, ma anche stilisti ed artisti.

Quest’anno l’Orangerie, spazio nato per ritirare in inverno le piante di agrumi, ospita: “Carta, penna e fantasia’, la storia della carta attraverso un racconto che tocca l’Egitto, la Cina e il Giappone.

Sono esposti preziosi manoscritti antichi dall’archivio del castello, esercizi e virtuosismi di calligrafia e una collezione di penne e calamai. Tante le curiosità: oggetti di design, abiti e una Mole Antonelliana, tutto rigorosamente di carta.

In occasione di Messer Tulipano 2024 si inaugura anche una nuova stagione di aperture al pubblico del castello, che propone due itinerari: uno dedicato alla vita quotidiana in un’antica dimora tra cantine, cucine, camere da pranzo e saloni d’onore e l’altro al “Trenino del conte”, uno stupefacente impianto d’epoca, che occupa tre sale, su cui viaggiano treni in scala 0 tra paesaggi dipinti sulle pareti, gallerie scavate nei muri e un interessante scalo merci.

La visita a Messer Tulipano sarà, quindi, l’occasione per ammirare anche l’architettura del castello di Pralormo, che appartenne nel corso dei secoli a diverse famiglie: dai signori di Anterisio, legati al vescovo di Asti, ai conti di Biandrate, dai Roero di Pralormo a Giacomo Beraud, che nel 1680 giunse da Barcelonnette, località oggi francese a lungo contesa tra i conti di Provenza e i Savoia e appartenuta a questi ultimi dal 1388 al 1713. I sui eredi fecero costruire nel 1730 la cappella opera dell’architetto Galletti e una sopraelevazione con saloni e camere decorate con affreschi.

Negli anni ‘30 del XIX secolo intervenne infine il conte Carlo Beraudo di Pralormo, diplomatico e Ministro degli Interni per quasi 10 anni, che, divenuto proprietario unico del castello, ne fece trasformare gli ambienti interni in una prestigiosa dimora di rappresentanza affidando il cantiere all’architetto Ernesto Melano, cui si deve l’ampliamento ottocentesco del castello reale sabaudo di Racconigi. 

Paolo Barosso

Giornalista pubblicista, laureato in giurisprudenza, si occupa da anni di uffici stampa legati al settore culturale e all’ambito dell’enogastronomia. Collabora e ha collaborato, scrivendo di curiosità storiche e culturali legate al Piemonte, con testate e siti internet tra cui piemontenews.it, torinocuriosa.it e Il Torinese, oltre che con il mensile cartaceo “Panorami”. Sul blog kiteinnepal cura una rubrica dedicata al Piemonte che viene tradotta in lingua piemontese ed è tra i promotori del progetto piemonteis.org.

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