Attualità

Juventus e Torino: le probabili formazioni delle due piemontesi

Il calciomercato estivo è ancora in divenire, ma in prossimità dell’avvio del nuovo campionato italiano le idee sulle formazioni titolari da schierare in campo sono già piuttosto chiare. Tra le varie squadre non ci sono stati stravolgimenti particolari, se non nel caso del Milan, che ha praticamente ridisegnato il centrocampo. La Serie A è nota anche per le rivalità storiche tra alcune piazze, a prescindere dal valore tecnico delle compagini che le rappresentano. Le solite big sono favorite a prescindere nei vari scontri diretti e infatti le quote sul calcio sorridono soprattutto alle compagini di spessore internazionale, ma quando si parla di derby i tifosi non guardano al blasone degli avversari. A Torino, per esempio, è molto sentita la stracittadina tra la Juventus e i granata, anche se la “Vecchia Signora” viaggia su altri livelli e raramente perde il derby. Sia Massimiliano Allegri sia Ivan Juric, comunque, hanno già delineato gli scacchieri da impiegare nella prossima stagione.

I bianconeri devono fare di necessità virtù dopo aver perso un pezzo grosso come Angel Di Maria. Sulle fasce, invece, non si vedrà più scorazzare Juan Cuadrado, liberatosi a parametro zero e finito all’Inter. A quanto sembra la Juve potrebbe adottare il 3-5-2. I pali saranno ancora protetti da Szczesny e il pacchetto difensivo sarà composto da Gatti, Bremer e Danilo, nuovo capitano dopo la defenestrazione di Leonardo Bonucci, messo fuori rosa per ragioni puramente tecniche. La corsia destra del centrocampo sarà appannaggio del nuovo arrivato Weah, mentre sul lato mancino ci sarà ancora Kostic; nel mezzo i vari Rabiot, Locatelli e soprattutto Pogba, che potrebbe essere considerato a tutti gli effetti come un nuovo acquisto.

Vige però una certa indecisione per quel che concerne il reparto offensivo. Arkadiusz Milik è stato riscattato definitivamente dal Marsiglia e quindi sarà messo al centro del progetto, ma altrettanto non si può dire di Dusan Vlahovic, da settimane distratto dalle varie sirene di mercato. La punta serba potrebbe essere infatti sfruttata come pedina di scambio per arrivare ad altri attaccanti, come ad esempio Romelu Lukaku o Alvaro Morata. Per la prima volta dopo 13 anni, i bianconeri inizieranno la stagione senza nessuno tra Bonucci e Chiellini, principali punti di riferimento del dopo-Buffon. Ad oggi è difficile individuare qualche giocatore altrettanto rappresentativo nell’organico attuale.

Il Torino, invece, opterà per un 3-4-2-1. In porta ci sarà il solito Milinkovic-Savic, protetto da Djidji, Schuurs e Buongiorno. Sulla fascia destra ci sarà Bellanova, che ha presenziato nell’ultima finale di Champions League con la maglia dell’Inter. A sinistra Rodriguez, sulla mediana Ilic e, a meno di sorprese, Ricci, corteggiato dalla Lazio. Alle spalle dell’unica punta Sanabria agiranno Karamoh e Radonjic, considerando che Miranchuk è tornato all’Atalanta. Nel complesso, la formazione titolare rimane dunque molto simile a quella dell’anno scorso.

La nuova stagione potrebbe rivelarsi cruciale soprattutto per Allegri, chiamato a sposare nuove idee tattiche. In passato, infatti, i moduli del tecnico livornesi contemplavano puntualmente una difesa a 4 e un centrocampo a 3, con la presenza di un tridente o di un trequartista a supporto delle punte in avanti. Max è sempre stato un allenatore aziendalista, ma questa volta la sfida da affrontare sembra a tratti rischiosa. La Juve è in piena rivalutazione e lo stesso mister è già finito più volte sul patibolo mediatico durante la sua seconda gestione bianconera. Spesso Allegri è stato criticato per la mancanza del bel gioco, ma è pur vero che è sempre stato un abile conservatore, capace di mirare al risultato sicuro al punto da creare neologismi come l’ormai enciclopedico “corto muso”. Proprio come piace a lui.

Diverso è lo spirito di Juric, già abituato alla difesa a 3. Le sue squadre hanno sempre puntato all’aggressività attraverso il pressing alto, che coinvolge persino la prima punta. Juric adotta le care vecchie marcature a uomo e lascia che siano soprattutto gli esterni a creare gli sbocchi per trasformare un’azione da difensiva in offensiva. Stiamo parlando pur sempre di quello che si potrebbe considerare il miglior allievo di Gian Piero Gasperini, che lo aveva allenato ai tempi del Genoa. Insomma, il Torino di oggi appare indubbiamente molto più rodato della Juve e non è escluso che siano proprio i granata a tirare qualche bello scherzo ai rivali bianconeri. Juventus e Torino si incontreranno in campionato a inizio ottobre, in occasione dell’ottava giornata. È dal 2015 che il “Toro” non riesce a togliersi qualche soddisfazione al cospetto della “Vecchia Signora”…

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio