Scienze & Benessere

Infuso di verbasco, un antinfiammatorio naturale contro punture di insetti e bruciore di stomaco

Questa rubrica vuole quindi essere un breve sunto di quelli che sono chiamati i “rimedi della nonna”. Ma i tempi delle nonne i problemi sanitari e la mortalità erano molto molto maggiori di oggi; quindi lungi da averne nostalgia proponiamo qui alcune ricette erboristiche casalinghe che sfruttano proprietà certe e documentate delle erbe piemontesi. Del resto l’effetto placebo ormai una lunga letteratura scientifica. Se poi con voi non dovessero funzionare… male non fanno.

Abbiamo sempre nutrito un forte scetticismo nei confronti delle strombazzate proprietà miracolose delle erbe utilizzate come medicamenti. O meglio pensiamo che la farmacologia sia una scienza e come tale vada applicata da professionisti esperti e preparati.

Il verbasco (anche noto alle nostre latitudini come tasso barbasso) è una pianta spontanea che cresce abbondante lungo i sentieri e sui fianchi delle strade piemontesi. Data l’imponenza della sua fioritura nel periodo di raccolta non è possibile confonderla con altre piante selvatiche ed è facilmente individuabile. Avrete così modo di raccoglierlo ed apprezzarne i bellissimi fiori gialli che crescono a grappoli introno allo stelo e tutte le loro proprietà benefiche, in particolare le qualità calmanti.

Come lo prepariamo

Sono due i metodi per la preparazione.
Il primo. Se avete fiori freschi usate circa una decina di fiori per ogni tazza di infuso che volete preparare, portate ad ebollizione l’acqua metteteci i fiori, spegnete il fuoco sotto la pentola, lasciate riposare una decina di minuti, filtrate e zuccherate.
Il secondo. Se invece volete, potete raccogliere i fiori d’estate e farli essiccare all’ombra per poi usarli secchi. Versate una tazza di acqua calda su un cucchiaio di fiori essiccati, lasciate riposare per 10 minuti e poi filtrate aggiungendo zucchero a vostro piacimento.

Due-tre tazze al giorno di questo infuso sono efficaci per spegnere il bruciore in caso di tracheiti e laringiti, ma anche per combattere i disturbi gastrici. Lo stesso infuso lo si può applicare esternamente sulla pelle, per praticare degli impacchi tiepidi in caso di dermatiti, punture di insetto e irritazioni cutanee.

Per chi cambia idea…

Il seme di verbasco è un blando sonnifero per questo i pellerossa pare li utilizzassero come esca per intontire i pesci e sembra inoltre che fosse anche uno degli elementi della miscela di erbe e spezie utilizzate nel calumet della pace. Qualora doveste riappacificarvi con la tribù vicina…

(ha collaborato Irene Moretta)

Alfredo Moretta

Alfredo Moretta (AlMor), classe 1974, piemontese di nascita e di cultura, anarchico e indisciplinato bastian contrario. Una vita pizzicata tra il nen bugè e la rivoluzione, tra le passioni e i doveri, tra gli studi storici e il lavoro di falegname degli avi. Accanito lettore, tra il medioevo e l'attualità, ama molto anche scrivere, di tutto un po', è il 2005 quando nasce l'AlMor vignettista che in collaborazione con Claudio Mellana, pubblica su diverse riviste on line. Nasce e cresce invece con lui la passione per la cucina tradizionale piemontese grazie alle donne di famiglia, che gli fanno capire da subito che "voler bene" significa "prendersi cura", e quale modo migliore se non con un buon piatto? Dagli avi apprende anche il piacere di andar per funghi ed erbe (anche se per loro era necessità).

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