ENOGASTRONOMIA

Fricandò, un’antica ricetta piemontese che abbina carne e verdure: come prepararla

Il fricandò è una antica ricetta piemontese, che vede l’abbinamento di carne e verdure. Una preparazione lunga ma che dà tanta soddisfazione. È un piatto da mangiare quando le temperature ci fanno desiderare qualcosa di buono e avvolgente. In quanto all’etimo,  si tratta della traduzione italiana del termine francese fricandeau che identifica un pezzo di carne di vitello steccato con pancetta e cotto con verdure, brodo o vino. Il piatto fu ideato nelle cucine contadine povere e risalente – si presume – al XVIII secolo. A quei tempi era uno spezzatino che si preparava in cascina: si poneva in pentola tutto quanto era d’avanzo, aggiungendo patate, carote e cipolline per insaporire, rendendo il piatto appetitoso. Attualmente, è un manicaretto tipico, creato per cucinare carni di vitello, con aggiunta di patate. Esistono alcune varianti, a partire dal fricandò vegetariano che esclude l’utilizzo della carne.

Ingredienti (4 persone)

4 hg carne vitello scelta
4 patate medie
salsa pomodoro q.b.
una cipolla,
un rametto rosmarino
un cucchiaino di grappa
uno spicchio d’aglio
alloro
olio
sale
pepe
alcune gocce di grappa

Le patate sono un ingrediente base dei fricandò

Preparazione

Affettare cipolla e rosolare, in capiente padella di coccio; aggiungere aglio, alloro e rosmarino. Adagiare la carne spezzettata e dorare, insaporendo con sale; irrorare con alcune gocce di grappa, coprire e cuocere, a fuoco lento per qualche minuto. Aggiungere passato pomodoro e cuocere per 10’.  Sbucciare e lavare patate, tagliare a dadini, unire allo spezzatino e cuocere a fiamma moderata, per ca. 30’.  Controllare la morbidezza del composto – carne e patate – che deve risultare tenero e morbido. Dalla padella di coccio, può essere servito direttamente in tavola, cospargendo – a piacere – con erba cipollina.

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