Personaggi

LADY TABATA

Ex top model,  Barbara Delmastro Meoni ha lavorato con i più grandi stilisti del mondo, viaggiando per il mondo sin da quando aveva 16 anni. All’apice della carriera decide di lasciare le passerelle internazionali per dedicarsi alle sue grandi passioni: la musica e l’intrattenimento. Con Franco Becchio, con il quale convolerà a nozze, inizia questo percorso con la discoteca Black Sun di San Sicario. Successivamente con il nome d’arte di Lady Tabata diviene animatrice e proprietaria di alcuni dei club più esclusivi d’Italia, i Tabata Club, da Porto Cervo a Sestriere, da Torino a Tonale fino a Le Vele di Alassio. In questi ultimi anni Barbara si è battuta per far capire ai giovani quanto sia importante divertirsi in modo sano e consapevole, non solo per se stessi ma anche per gli altri. E quanto si debba lottare contro la violenza sulle donne.

Partiano dall’inizio, della sua carriera di modella…

Ho cominciato per caso. Provengo da una famiglia molto rigida: mio padre investigatore privato, uomo toscano; mia mamma, una donna bellissima, ex Miss Muretto, ma comunque molto legata a un certo tipo di rigore. Per caso incontrai un produttore discografico mondiale, che mi propose di fare la copertina di “La dolce vita”, un disco che ha avuto un successo planetario. Nel frattempo, le agenzie di moda avevano cominciato a interessarsi a me, così mi sono trasferita presto a Parigi. Da lì, ho cominciato il mio lavoro nel mondo della moda, arrivando a sfilare per i più grandi, come Versace e Armani. Dopo un po’ di tempo ho lavorato con Helmut Newton e la mia carriera è decollata velocemente, senza neanche rendermi conto di dove stava andando. Ma dopo due anni la mia vita è cambiata.

In che senso?

Viaggiavo molto, sono andata a fare una vacanza di qualche giorno a Sestriere. Una sera sono andata con degli amici in una discoteca molto di moda. Lì ho conosciuto il proprietario Franco, per tutti Franchino, ed è scoccata la scintilla: ci siamo innamorati e sposati ed è nato Simone che oggi ha  25 anni. Ho così intrapreso una carriera nella discoteca dove mi sono sempre occupata nello specifico della parte artistica. Poco alla volta sono nati Le Vele nel 1999 e il Tabata di Sestriere. E’ ovviamente a Sestriere che è nata Lady Tabata. Da allora sono per tutti Lady Tabata ancor prima che Barbara.

I vostri locali hanno ospitato negli anni il jet set internazionale. Ci può fare qualche nome? 

Sono tanti gli amici del mondo dello spettacolo e non solo con cui abbiamo condiviso serate in allegria: da Alberto di Monaco a Carlo Pignatelli, da Vittorio Sgarbi ad Alessandro Gassman. E, ancora, Ricky Tognazzi, Valeria Marini, Loredana Lecciso, Alfonso Signorini, Nina Moric, Ramona Badescu, Flavia Vento, il rimpianto Franco Califano. Ma anche molti campioni sportivi come Alberto Tomba, Giorgio Rocca, Marco Meoni, Gigi Mastrangelo, Bode Miller.

Qual è stato il segreto per attirare tanti nomi illustri?

Accoglienza, eleganza, bellezza, ironia ed empatia sono i valori portanti che tutti apprezzano. Nel 2006, in occasione dei Giochi olimpici, ho avuto l’onore di ospitare nel locale storico di Sestriere  alcune delle personalità più importanti della scena internazionale, tra cui teste coronate, politici, presidenti, scrittori, sportivi e personaggi dello spettacolo. In quell’occasione, assieme a Shakira, sono stata insignita del titolo di Regina dei Giochi Olimpici. Una grande soddisfazione.

Nei vostri locali hanno lavorato anche i disc jockey più celebri al mondo…

Direi che, assieme agli ingredienti citati prima, la buona musica è fondamentale per una discoteca di grido. Tra i tanti  dj vorrei ricordare Cristian Marchi, Joe T. Vannelli, Claudio Coccoluto, Albertino, Simon 5, Lello Mascolo, Giorgio Prezioso, Leandro Da Silva, Renée La Bulgara, Tommy Vee fino agli WAP di Francesco Facchinetti. E questi solo per citarne alcuni.

Dalla sua estrosità hanno preso corpo diversi progetti, comprese alcune campagne sociali…

Mi sto battendo per far capire ai giovani quanto sia importante divertirsi in modo sano e consapevole, non solo per se stessi ma anche per gli altri, e quanto si debba lottare contro la violenza sulle donne. Oggi, sulla violenza contro le donne, stiamo tornando indietro anziché progredire: si tratta di un fenomeno interculturale e diffuso, troppe donne subiscono violenze mortali. L’intera società è violenta. Anche la musica può veicolare messaggi sbagliati. E ho deciso di esorcizzare temi tanto delicati attraverso il fumetto.

Quale fumetto?

Due anni fa ho dato vita al personaggio Lady Tabata che è un’eroina e allo stesso tempo una donna di oggi che lancia un messaggio di positività, speranza, continua lotta contro la violenza sulle donne, contro ogni tipo di violenza sui deboli e di educazione civica al divertimento. Le reazioni dei giovani sono state molto positive. Gli utenti hanno dai 16 ai 70 anni, molti sono in Italia, ma tantissimi sono all’estero. L’abbiamo presentato al Torino Comics  (il link dov’è consultabile è  www.ladytabatacomics.com, ndr) e su Isuu conta più di 1.500.000 letture in tutto il mondo. E’ tradotto in 3 lingue, tra cui il giapponese. La fetta di lettori più ambia proviene da Indonesia, Giappone, Cine e America del Sud. Per la prima volta nella storia, il fumetto nasce da una persona reale e forse per questo motivo sui social sono diventata molto virale e conto un grandissimo numero di follower. Tutto il mondo vuole comunicare con me e con il fumetto. Inoltre, sono anche stata musa ispiratrice del fumettista Milo Manara che mi ha dedicato una copertina di Play Boy.

Lei è stata anche premiata  a Ibiza come portatrice dei valori del puro e sano divertimento…

Nel 2015 ho partecipato a International Night Life come rappresentante del paese Italia e sono stata premiata con il primo premio (Golden Moon) come icona della notte nel mondo e per l’Educazione Civica al Divertimento, così come anche nel 2017. Grazie a questo premio è nato il progetto “Lady Tabata va a scuola”. La Regione Piemonte mi ha affidato il compito di tenere lezioni di Educazione Civica al Divertimento nei licei torinesi.

Per concludere, ma da dove nasce tutto questo spirito filantropico?
Dall’essere mamma. Prima non mi preoccupavo così tanto degli altri. Dopo essere diventata madre, ho cambiato completamente prospettive, ho creato anche per la mia discoteca un servizio di navetta gratuito che porta i ragazzi a casa se hanno bevuto troppo. Ho capito che solo con l’amore, l’accoglienza e la dolcezza, si può vincere ogni guerra. L’amore può vincere qualunque battaglia.

 

 

 

 

 

 

 

Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore responsabile di Piemonte Top News. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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