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Nati il 7 agosto: il designer Giorgetto Giugiaro

Giorgetto Giugiaro nasce a Garessio, in provincia di Cuneo, il 7 agosto del 1938. Il suo destino pare segnato nell’ambito della creatività e dell’arte.  Suo nonno Luigi, infatti,  affrescava chiese, il padre Mario alternava le decorazioni sacre alla pittura a olio. Per Giorgetto le arti figurative hanno un’aria di famiglia sin dai primi anni di età. L’approdo al design come professione non arriva però per scelta meditata, ma per mera casualità.

Da Garessio si trasferisce a Torino per studiare: alterna il liceo artistico di giorno ad un corso serale di disegno tecnico. La svolta nel giugno 1955:  si è sbizzarrito in caricature di automobili e la mostra scolastica di fine anno al corso di figurinistica con le “opere” degli allievi viene visitata da Dante Giacosa, direttore tecnico della Fiat. Dietro le caricature, l’occhio attento di Giacosa intravede il talento e, nel settembre 1955, Giugiaro entra alla Fiat, all’Ufficio studi stilistici vetture speciali diretto da Fabio Luigi Rapi. In Fiat, però, non c’è abbastanza spazio per emergere in fretta e così, nel dicembre 1959, il grande salto: Giugiaro passa alla Bertone dove diventa capo del centro stile. Nuccio Bertone punta tutto su questo esordiente ventunenne e i risultati lo ripagheranno ampiamente della scelta apparentemente arrischiata. Gli anni passati al fianco di Bertone sono fondamentali per la formazione di Giugiaro, che si afferma nel panorama del design torinese sia con proposte di ricerca avanzata (dalle Aston Martin alle Ferrari e alle Chevrolet), sia con la definizione stilistica di vetture di serie come l’Alfa 2000/2600 Sprint del 1960, la BMW 3200 CS del 1961, la Fiat 850 spider del 1965.

In Berton vive sei anni intensi prima di approdare nel 1965 nella Carrozzeria Ghia quale direttore del Centro Stile e del Reparto Prototipi: Maserati Ghibli e De Tomaso Mangusta risalgono proprio a questo periodo. La collaborazione è molto proficua, ma in Giorgetto sta prendendo corpo il desiderio di indipendenza. Così nel febbraio 1967 fonda la sua prima società, l’Ital Styling. Da freelance collabora ancora con la Ghia, ma si sta ormai preparando al grande salto: mettere a frutto un ben equilibrato patrimonio di professionalità in una sfida totale, una società di servizi per l’industria dell’automobile: l’Italdesign.

Da quel momento Giugiaro disegna ufficialmente più di 200 modelli successivamente prodotti in serie, ma molti altri vengono realizzati in segreto per le principali case mondiali: da Audi ad Alfa Romeo, da Bmw a Chrysler, da Subaru a Renault. La collaborazione con il Gruppo Fiat, iniziata nel 1975, porta alla creazione della nuova gamma Lancia, con Delta, Prisma e Thema, e di Fiat Panda, Uno, Croma, Punto e Punto cabrio.

All’inizio degli anni ’90, Italdesign si trasforma in un Gruppo con la nuova ragione sociale Italdesign Giugiaro. La sede, che occupa una superficie complessiva di 42.000 metri quadrati, si trova a Moncalieri, in provincia di Torino, nel distretto automobilistico italiano. Il Gruppo conta oggi 1100 dipendenti con uffici in Italia e all’estero. Divenuto un personaggio pubblico, Giugiaro è chiamato in causa in campo internazionale a testimoniare la sua “visione del mondo”, e non solo dell’auto e del design.

Per festeggiare i suoi 80 anni, la matita del famoso stilista firma lo stile di una vettura elettrica a tiratura limitata, realizzata in collaborazione con un costruttore cinese di cui non è stato rivelato il nome.

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