Le immagini di cronaca più belle del mondo in mostra a Palazzo Madama sino ad agosto
TORINO. L’abbraccio tra una donna anziana malata di Covid 19 e l’infermiera che l’assiste in una casa di riposo brasiliana. Una vittima della terribile pandemia avvolta con la pellicola trasparente su un misero giaciglio sino a farla diventare una mummia terrificante. Una mamma francese morente di cancro mentre abbraccia il figlio di sette anni, in presenza di Peyo un cavallo impiegato nella terapia con animali presso un centro per le cure palliative a Calais. Lo sguardo disperato di un uomo del Kenya che cerca vanamente di spaventare uno sciame di milioni di locuste del deserto che stanno devastando un’area di pascolo.
Sono alcune delle bellissime immagini di forte impatto emotivo di World Press Photo Exhinition 2021 la mostra concorso di fotogiornalismo proposta a Palazzo Madama sino al 22 agosto e che si compone di 159 scatti dei fotografi finalisti di questa edizione numero 64.
Ogni anno questa rassegna prestigiosa viene proposta in oltre 120 città di 50 Paesi e si compone di otto sezioni: Contemporary Issues, Environment, General News, Long-Term Projects, Nature, Portraits, Sports, Spot News. Quest’anno 4.315 fotografi da 130 Paesi hanno presentato complessivamente 74.470 immagini e per la prima volta la valutazione è stata fatta online, con sette giurie specializzate presiedute da NayanTaraGurung Kakshapati e MuyiXiao, che hanno selezionato le migliori istantanee e storie in ciascuna delle otto categorie del concorso.
Anche l’Italia è degnamente rappresentata e premiata. Lorenzo Tugnoli ha vinto il primo premio nella categoria storie con un reportage a Beirut in Libano e pubblicato sul Washington Post. L’altro riconoscimento è toccato ad Antonio Faccilongo, che si è visto assegnare il primo premio del World Press Photo Story of the Year con il progetto Habibi. Si tratta di un reportage sul contrabbando di sperma nelle carceri israeliane da parte di famiglie palestinesi che hanno come obiettivo quello di preservare i loro diritti riproduttivi. Un riconoscimento importante per i nostri fotografi perché le immagini sono destinate a fare il giro del mondo.
Ivano Barbiero