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La storia dei Biscotti della salute, più comunemente conosciuti come “Crocion”

Prodotto Agroalimentare Tradizionale in virtù delle sue «metodiche di lavorazione, conservazione e stagionatura che risultano consolidate nel tempo e sono praticate sul territorio in maniera omogenea e secondo regole tradizionali per un periodo non inferiore ai venticinque anni» i “biscotti della salute”, più comunemente conosciuti in Piemonte come “Crocion“, sono davvero un prodotto tradizionale della nostra regione, tanto apprezzati per il loro sapore, semplice e talvolta con qualche sentore di anice, quanto per i – pochi – ingredienti da cui sono composti. Dal gusto dolce, leggeri e friabili, i biscotti della salute sono una via di mezzo tra il pane e il biscotto, particolarmente famosi per la loro forma, che per l’appunto ricorda una fetta di pane. Prodotto povero, dalla tradizione decisamente antica: citati da V. di S. Albino nel Gran Dizionario piemontese-italiano del 1859, dove nella ricetta compaiono le uova e non i grassi, e nell’ancora più antico Vocabolario Piemontese-Italiano di Michele Ponza da Cavour, edito a Torino nel 1830, la fortuna di questi biscotti è sicuramente da far risalire a Walter Marchisio, imprenditore che, nel 1922, fondò a Torino la Walmar; da qui, le iconiche confezioni gialle con la “W” rossa che contenevano gli amati biscotti.

L’origine di questo prodotto, però, e da ricercare più lontana nel tempo, e a dirla tutta anche nello spazio: i biscotti di Legaccio, probabili progenitori dei nostrani “Crocion”, nacquero infatti nel ben più lontano 1593, nell’omonimo quartiere di Genova; facili da conservare e dunque ideali per i lunghi viaggi in barca, questi biscotti, prodotti da un forno locale, ebbero un rapido ed esplosivo successo, arrivando attraverso l’Oltregiogo anche in Piemonte.

Qui sotto, una ricetta per divertirvi anche voi nel provare a prepararli.

Ingredienti

• 250 g di farina tipo “00”
• 100 g di zucchero
• 80 g di burro
• 2 uova
• 5 g di lievito di birra fresco
• 50 ml di latte
• 1 pizzico di sale
• la scorza grattugiata di mezzo limone

Preparazione

Il primo passo nella preparazione dei “biscotti della salute” parte dal suo ingrediente principale; per prima cosa, occorre attivare il lievito: prendiamo una ciotola – andrà anche bene una tazza – e versiamoci dentro il latte, tiepido, e il lievito di birra fresco sbriciolato. Mescoliamolo, dunque, e dopo che si sarà sciolto aspettiamo una decina di minuti.

Noi, nel mentre, ci dedicheremo al burro: facciamolo sciogliere in un pentolino, rigorosamente a fuoco dolce, facendo attenzione a non farlo bruciare.

Bene! È ora di pensare agli altri ingredienti: in un recipiente abbastanza capiente, uniamo la farina, lo zucchero, le uova, il sale e la scorza del limone grattugiata (facciamo attenzione a scegliere un limone non trattato!) e mescoliamo il tutto, versando, progressivamente, il burro tiepido.

Sempre continuando ad impastare, versiamo anche il composto di latte e lievito, fino ad ottenere un composto morbido e dall’aspetto omogeneo: a questo punto, prendiamo il nostro panetto e, dopo averlo messo in una ciotola precedentemente imburrata, copriamolo con un canovaccio e facciamolo riposare in un luogo buio ed asciutto per 2 ore circa.

Passato il tempo previsto, prendiamo l’impasto e formiamo un filoncino: è ora di cuocerlo!

Adagiamolo su una leccarda ricoperta da un foglio di carta da forno e inforniamo il tutto in forno statico, preriscaldato a 180°, per una ventina di minuti; facciamo attenzione, in questo passaggio, perché i “biscotti della salute” vogliono una “doppia cottura” e, proprio per questo, prima di farli dorare, dovremo assolutamente toglierli dal forno. Passato il tempo previsto, dunque, togliamo dal forno il panetto e tagliamolo in fette dallo spessore di 1 cm circa; rimettiamo poi a cuocere e proseguiamo la cottura per un’altra quindicina di minuti, fino a quando i biscotti non saranno dorati e croccanti.

Perfetto! I nostri biscotti della salute sono pronti: togliamoli dal forno e serviamoli freddi ai nostri ospiti. Buon appetito!

Mirco Spadaro

Classe '98, rivolese di nascita, frequenta il corso di Lettere Antiche a Torino, sotto il simbolo della città. Tra viaggi e libri, è innamorato della tecnologia e della scrittura e cerca, tra articoli e post su siti e giornali online, di congiungere queste due passioni, ora nella sua "carriera" come scrittore, ora con il "popolo di internet".

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