Differenza tra tosse secca e tosse grassa: come riconoscerle e come trattarle
La tosse è un meccanismo di difesa del nostro organismo, volto a liberare le vie respiratorie da sostanze irritanti, secrezioni o corpi estranei. Tuttavia, può presentarsi sotto diverse forme, ognuna con caratteristiche e cause differenti. Due delle varianti più comuni sono la tosse secca e la tosse grassa. Sebbene entrambe possano sembrare simili, hanno peculiarità distintive e richiedono trattamenti differenti.
Tosse secca: cos’è e come riconoscerla
La tosse secca è caratterizzata dall’assenza di catarro o muco. Questo tipo di tosse è tipicamente irritativa e non produttiva, ovvero non comporta l’espulsione di secrezioni. Chi soffre di tosse secca spesso la descrive come una sensazione di prurito o solletico alla gola che innesca uno stimolo costante a tossire.
Le cause comuni della tosse secca sono:
Infezioni virali. Il raffreddore comune o l’influenza possono iniziare con una tosse secca, che può evolvere o persistere anche dopo che altri sintomi dell’infezione sono scomparsi.
Allergie. Polline, polvere, peli di animali o altre sostanze irritanti presenti nell’ambiente possono scatenare una reazione allergica e indurre la tosse secca.
Irritanti ambientali. Fumo di sigaretta, inquinamento, prodotti chimici e aria secca possono irritare le vie respiratorie superiori e provocare tosse.
Asma. Questa condizione spesso provoca una tosse secca notturna, associata a difficoltà respiratorie o sibilo.
Reflusso gastroesofageo (GERD). L’acido gastrico che risale nell’esofago può irritare la gola e le vie respiratorie, innescando una tosse secca cronica.
Farmaci. Alcuni farmaci, come gli ACE-inibitori, utilizzati per trattare l’ipertensione, possono causare una tosse secca come effetto collaterale.
Il trattamento della tosse secca dipende dalla causa. In generale, lo scopo è alleviare l’irritazione e ridurre lo stimolo a tossire. E’ bene aumentare l’umidità dell’aria, soprattutto in ambienti secchi, può aiutare a ridurre l’irritazione delle vie respiratorie. Bisogna bere molta acqua aiuta a mantenere umide le mucose e a ridurre il fastidio alla gola. Si devono evitare fumo, polveri e sostanze che possono peggiorare la tosse.
Queste, invece, le piante officinali naturali per la tosse secca. Altea: Ha azione emolliente lenitiva sulla mucosa, quindi agisce lenendo irritazione e infiammazione localizzata e inoltre favorisce l’adesione degli altri principi attivi che ne vengono veicolati e trattenuti localmente in modo da migliorare la loro performance. Propoli: Stimola le difese immunitarie e possiede una naturale attività antimicrobica e antivirale. Balsamo di Tolù: Ha azione espettorante e fluidificante le secrezioni bronchiali; favorisce quindi l’eliminazione del catarro e contrasta sintomatologie come la tosse. Liquirizia: Ha azione emolliente, lenitiva, leggermente espettorante; favorisce quindi il ripristino della salute e dell’equilibrio dopo danneggiamento da stress o infezioni localizzate. Plantago: Ha azione emolliente, lenitiva, decongestionante; favorisce quindi il ripristino della salute e dell’equilibrio dopo danneggiamento da stress o infezioni localizzate. Niaoulyu: Ha azione balsamica, espettorante, antimicrobica che favorisce la reazione a infezioni e malanni respiratori. Sulforafano: Molecola in grado di favorire la reattività del sistema immunitario nei confronti di patogeni di origine microbica o virale; ha inoltre proprietà espettoranti e fluidificanti del catarro.
Tosse grassa: cos’è e come riconoscerla
La tosse grassa, detta anche produttiva, è caratterizzata dalla presenza di catarro o muco. Il corpo utilizza questa forma di tosse per espellere le secrezioni dalle vie respiratorie e liberare i polmoni da fluidi o agenti infettivi. A differenza della tosse secca, che è irritativa, la tosse grassa è solitamente associata a una sensazione di “peso” o congestione al petto.
Le principali cause della tosse grassa includono:
Infezioni delle vie respiratorie. Bronchite, polmonite e sinusite spesso provocano un eccesso di produzione di muco, che viene espulso tramite la tosse).
Broncopneumopatia cronica ostruttiva. Questa condizione polmonare è caratterizzata da tosse cronica con produzione di catarro, spesso associata al fumo).
Asma bronchiale. Alcuni pazienti asmatici possono presentare tosse grassa durante gli episodi acuti); il fumo irrita i polmoni e stimola una produzione eccessiva di muco, causando una tosse persistente.
Il trattamento della tosse grassa mira a facilitare l’espettorazione del muco e a migliorare la respirazione. È fondamentale non sopprimere la tosse grassa, poiché essa svolge un ruolo protettivo nel liberare le vie respiratorie. Occorre bere molti liquidi aiuta a fluidificare il muco e facilita l’espettorazione. L’inalazione di vapore può aiutare a fluidificare le secrezioni e a liberare le vie respiratorie.
Queste le piante officinali ideali per la tosse grassa:
Marrubio: Agisce come fluidificante e mucolitico; per cui favorisce l’eliminazione del catarro fermo risultando particolarmente indicato nei fumatori o nei soggetti con bronchite cronica.
Poligala: Ha azione espettorante grazie alle saponine contenute, favorisce di conseguenza l’eliminazione del catarro fermo.
Eucalipto: Ha azione balsamica, espettorante, antimicrobica che favorisce la reazione a infezioni e malanni respiratori.
Pino e Timo. Hanno azione balsamica, espettorante, antimicrobica che favoriscono la reazione a infezioni e malanni respiratori.
Isoppo: Ha azione fluidificante e sedativa della tosse.
Come distinguere le forme di tosse e quando ricorrere al medico
Un fattore chiave per distinguere le due forme di tosse è la presenza o assenza di catarro. Se il paziente espelle muco, si tratta di tosse grassa, mentre l’assenza di secrezioni indica tosse secca. Altri elementi da considerare sono la sensazione avvertita nel petto (pesantezza nella tosse grassa, prurito nella tosse secca) e i sintomi associati come febbre o difficoltà respiratorie.
In alcuni casi, la tosse può essere sintomo di una condizione più seria che richiede l’intervento di un medico. È consigliabile rivolgersi a un professionista della salute se: la tosse persiste per più di 3 settimane; e accompagnata da febbre alta, difficoltà respiratorie o dolore toracico; si notano tracce di sangue nel catarro; la tosse è associata a un calo di peso inspiegabile