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Dolcezze culinarie: come preparare in casa i Nocciolini di Chivasso

CHIVASSO. Prodotto Agroalimentare Tradizionale della Regione Piemonte (PAT), il “Nocciolino di Chivasso” è preparato unicamente da laboratori di produzione artigianale ubicati nell’omonimo comune, nel pieno rispetto della tradizione e degli originali metodi di lavorazione che, nell’ottocento, guidarono le mani del pasticciere locale Giovanni Podio, ideatore di questa iconica ricetta piemontese.

A determinare la fama del “Nocciolino di Chivasso” fu il cavalier Nazzaro, che portò i dolcetti chivassesi all’Esposizione Universale di Parigi del 1900 e all’Esposizione di Torino del 1911. Nel 1904, proprio grazie alla crescente fama dei dolcetti,  ottenne il brevetto col relativo marchio di fabbrica rilasciato dal Ministero del Commercio del Regno d’Italia. Come si può trovare scritto sullo stesso sito del Comune di Chivasso «lo stesso Vittorio Emanuele III di Savoia concesse all’intraprendente produttore chivassese il titolo di “fornitore della Real Casa”, e analogamente si comportarono i duchi di Genova».

Il nome “nocciolini”, in realtà, compare solo durante l’epoca fascista, in conseguenza di alcune direttive del regime di depennare i nomi stranieri. L’originale nome di questa specialità, infatti, era quello di “Noisettes”, termine francese che, semplicemente, vuol dire “nocciole”.

Dal 2010, il marchio dei Nocciolini di Chivasso è diventato proprietà del Comune, ceduto dal Grande Ufficiale Mario Bertolino alla cittadinanza come simbolo che, sin dall’Ottocento, è stato per tutti i chivassesi un vero e proprio emblema che «ha contribuito a diffondere non solo nella nostra Regione ma in tutto il Paese il nome di Chivasso».

Dal 16 giugno 2013, grazie all’iniziativa della Confraternita del Sambajon e Dij Noaset, associazione che si prefigge di valorizzare il patrimonio gastronomico del territorio, è stata posizionata sul famoso “muretto di Alassio” una piastrella celebrativa dei “Nocciolini di Chivasso”.

Ingredienti

  • nocciole Piemonte IGP sgusciate 80 g
  • 2 uova
  • zucchero 200 g

Preparazione

Per tostare le nocciole, il processo è piuttosto semplice: dopo aver sgusciato le nostre nocciole, basterà metterle a tostare in forno per qualche minuto, fino a quando la pellicina superiore inizierà a mostrare il tipico colore dorato. Fatto questo, togliamole dal forno, eliminiamo la pellicina e lasciamole raffreddare.

Per prima cosa, iniziamo tritando finemente le nocciole tostate in un mixer: quando saranno pronte, aggiungeremo lo zucchero semolato, frullando nuovamente il tutto fino ad ottenere un composto omogeneo.

A parte, montiamo a neve l’albume, che avremo fatto attenzione a mantenere a temperatura ambiente, aggiungendo poco per volta il nostro composto con le nocciole e lo zucchero.

Dopo aver amalgamato per bene gli ingredienti, trasferiamo il composto in una sac-a’-poche: ci servirà per dare forma ai nostri noasèt. Versiamo il composto in piccoli mucchietti da 4- 5 mm su una lacca da forno rivestita dall’apposita carta, facendo attenzione a distanziare l’una dall’altra le palline ottenute, che si espanderanno durante il processo di cottura.

Accendiamo il forno in modalità statica regolandolo sui 180°. Quando avrà raggiunto la temperatura, inforniamo i nostri nocciolini di Chivasso, lasciandoli in forno per 10/15 minuti circa, fino a quando inizieranno a mostrare il tipico colore dorato alla base.

Lasciamo raffreddare i Noasèt prima di toglierli dalla Teglia.

Bene, i nostri Nocciolini di Chivasso sono pronti! Offriamoli ai nostri ospiti magari accompagnati da uno zabaione o da vini dolci e vellutati come il Passito di Caluso o il Moscato d’Asti.

Mirco Spadaro

Classe '98, rivolese di nascita, frequenta il corso di Lettere Antiche a Torino, sotto il simbolo della città. Tra viaggi e libri, è innamorato della tecnologia e della scrittura e cerca, tra articoli e post su siti e giornali online, di congiungere queste due passioni, ora nella sua "carriera" come scrittore, ora con il "popolo di internet".

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