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Da appiccio ad accannare: il linguaggio dei giovani raccolto in un volume

Un libro curato in parte dagli studenti di Scienze della comunicazione di Roma e presentato dal linguista  Michele Cortelazzo racconta la lingua moderna dei giovani. Il glossario si chiama Bella ci! Piccolo glossario di una lingua sbalconata ed è edito da Edicions de l’Alguer. Da “accannare” (lasciare la fidanzata o il fidanzato) ad “appiccio” (accendino), da “pezzotta” (indumento contraffatto) a “rinco” (imbecille): sono alcune delle oltre 500 parole del più moderno linguaggio giovanile. Il lavoro, coordinato dai docenti di linguistica italiana Patrizia Bertini Malgarini e Marzia Caria, è andato a ruba ed è già in fase di ristampa, con numerosi aggiornamenti.

Oltre alle 500 e più parole, il glossario propone anche numerose locuzioni proprie del linguaggio giovanile (da “sei fuori come un balcone” a “ma che ne sanno quelli del 2000”) e numerosi acronimi usati dai ragazzi “da Omw (sto arrivando: “Omw, aspetta 3 secondi”) a W8 (aspettare: “W8, vado al bagno”).

Secondo Michele Cortellazzo, ordinario all’università di Padova ed esperto in materia di linguaggio giovanile, che ha anche esaminato il dossier e recentemente ha incontrato a Roma gli studenti che lo hanno realizzato, esiste una relazione tra le più moderne forme di comunicazione e il linguaggio giovanile. «Concisione nell’esprimersi, velocità che implica trascuratezza di pronuncia e scrittura, colloquialità – ha detto – sono le caratteristiche della “comunicazione digitata”, quella delle chat, degli sms e dei messaggi sui social network. Ma sono anche caratteristiche del linguaggio giovanile, soprattutto quelle che si incentrano sulla brevità».

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