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Alla scoperta di Ameno, tra angoli di storia e panorami mozzafiato sul Lago d’Orta

AMENO. Se intendete andare alla scoperta del lago d’Orta, uno dei luoghi più incantevoli del Piemonte, Ameno è sicuramente una tappa imperdibile per immergersi nella ricca storia e nella cultura di questo territorio. Il fascino senza tempo e l’atmosfera accogliente di questa affascinante località lascia davvero senza fiato. Il borgo si stende su un balcone naturale, da cui si può ammirare il lago e i suoi dintorni, godendo di una vista veramente spettacolare. Tra i boschi che circondano il centro abitato sorgono ville e residenze, frequentate soprattutto nel periodo estivo, in quanto sono perfette per una vacanza all’insegna della natura e del relax. Per la sua particolare attenzione alla protezione e valorizzazione del proprio territorio, dal 2012 Ameno vanta la bandiera verde e il marchio “Borgo sostenibile del Piemonte – Località per un turismo più responsabile” concessa alle comunità locali che si sono distinte per le buone pratiche ambientali.

Sfogliando i libri di storia che parlano del Lago d’Orta, si scopre che quest’area era già abitata nell’età del bronzo medio. Infatti, recenti scavi hanno riportato alla luce la pavimentazione di una capanna risalente a 3.600 anni fa e sono stati rinvenuti numerosi cocci di vasi in terracotta e impugnature. A favorirne gli insediamenti è la posizione, molto ambita per la fertilità dei terreni e per l’esposizione particolarmente adatta per colture e allevamento, ma anche strategica per la difesa e il collegamento tra il lago e la Valle d’Agogna. A fondare Ameno furono i romani che costruirono numerose di strade e vie di comunicazione tali da agevolare gli scambi commerciali, collegando il Cusio con il Verbano, ma anche il Mare Adriatico con le Alpi.

La Parrocchiale dell’Assunta

Nel V secolo, il Vescovo di Novara fece costruire il Castello dell’Isola di San Giulio per difendere le popolazioni locali dalle invasione barbariche. Un secolo più tardi il maniero venne occupato dai longobardi, così come l’area circostante che entrò a far parte del ducato fino alla discesa dei Franchi. Solo nel X secolo, il Vescovo di Novara tornò a controllare il Lago d’Orta, ma questo innescò numerose lotte per il dominio della Riviera, la quale mantenne intatta la sua autonomia e i suoi privilegi fino al XIX. Sin dal Settecento Ameno divenne meta turistica della nobiltà (e in seguito della nascente borghesia) che vi costruirono decine di residenze gentilizie. Tra queste il palazzo dei Conti Tornelli, quello del marchese Solaroli e la villa del Conte Agazzini, o ancora Casa Cotta e Casa Pestalozza, Villa Reiser e Villa Obicini, Palazzo Vegezzi.

E, ancora, Casa Calderara, nella frazione Vacciago, è fu la residenza del pittore Antonio Calderara ed è oggi sede di una fondazione che ospita una importante collezione di più di 300 opere di 133 artisti europei ed extraeuropei contemporanei (di cui 56 dello stesso Calderara). Il suo triplo loggiato rinascimentale ben si presta a fare da cornice per installazioni e manifestazioni legate all’arte. La struttura fa parte della rete museale dell’Ecomuseo Ecomuseo del Lago d’Orta e Mottarone, un progetto che intende promuovere l’identità culturale del Cusio, del Mottarone e della Valle Strona, ricostruendo la memoria storica, le tradizioni e l’evoluzione del paesaggio attraverso un ricco network di musei e siti visitabili, sparsi intorno al Lago d’Orta e sulle pendici del Mottarone. Più recente, ma altrettanto importante, è invece Villa Monte Oro, che vanta un parco botanico di oltre 240 mila metri quadrati.

Villa Monte Oro vanta un importante parco botanico

Nella frazione di Lortallo, nel 1915, durante alcuni lavori venne scoperta la prima tomba di una grande necropoli. Per più di trent’anni il celebre archeologo e paleontologo Pietro Barocelli condusse campagne sistematiche di ricerca archeologica che portarono alla scoperta di un’importantissima area funeraria riconducibile alla Cultura di Golasecca. Sempre in questa frazione merita di essere visitato il piccolo Oratorio di San Grato, che custodisce una preziosa pala secentesca di Giovan Battista Discepoli.

Tra gli edifici sacri un posto di rilievo ad Ameno merita la Chiesa Parrocchiale dell’Assunta. E’ uno degli edifici più importanti e meglio identificabili del paese, grazie al suo campanile a cuspide si può vedere da lontano. La tradizione vuole che sia stata fondata da San Giulio nella prima parte del XIV secolo e la sua architettura mescola dettagli tardo-romanici e rinascimentali all’esterno, mentre all’interno prevale il barocco, tra sculture, decorazioni e affreschi particolarmente pregiati. Altri esempi notevoli di edifici religiosi rinascimentali sono la Chiesa di Sant’Antonio, risalente al XVI secolo, il bellissimo Oratorio di Sant’Anna e il Santuario della Madonna della Bocciola, che ricorda un’apparizione della Vergine avvenuta nel 1564.

Assolutamente da visitare è il complesso monumentale del Monte Mesma,  un’antica struttura  in mezzo al bosco comprendente il convento francescano, la chiesa dedicata a San Francesco e due Vie Crucis. Sorge sulle rovine di quella che un tempo fu una rocca fortificata, teatro fra il XIII e il XIV secolo di scontri tra il comune di Novara, con il podestà Giordano da Settala e il vescovo Tornielli.

Per gli amanti del trekking, a piedi, in bici e a cavallo, il territorio offre l’ambiente perfetto per piacevoli passeggiate e escursioni, grazie ai Sentieri del Quadrifoglio che raggruppano 4 percorsi circolari accessibili a un pubblico più ampio possibile, dalle famiglie alle persone meno allenate e ai bambini.

I quattro Sentieri del Quadrifoglio

I percorsi segnalati e resi perfettamente percorribili grazie alla collaborazione di CAI e ANA sono contraddistinti da quattro colori: Anello Celeste: dal cuore di Ameno si arriva al Convento del Monte Mesma, già citato in precedenza, dove è possibile percorrere le due Vie Crucis, una a salire e l’altra a scendere. Lunghezza totale km. 7,3 ; Anello Azzurro: dal parco Neogotico del Palazzo Tornielli di Ameno si cammina verso antichi mulini e cascine fra pascoli utilizzati da mucche e cavalli. Lunghezza totale km. 6,2; Anello Indaco: il più lungo e impegnativo, nell’Oltreagogna alla scoperta della boscosa montagna di Ameno e delle sue antiche cascine. Lunghezza totale km. 11,6; Anello Blu: dalle colline di Ameno si raggiungono le rive del lago d’Orta. Lunghezza totale km. 8,5.

Piero Abrate

Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore responsabile di Piemonte Top News. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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