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Al via una nuova stagione di Antiqua, la rassegna che esalta la musica preromantica

Nonostante tutti i problemi causati dalla pandemia, sta per ripartire una nuova stagione per Antiqua, il festival di musica antica organizzato dall’Accademia del Ricercare. Sarà l’edizione numero 26 per l’esattezza. Tutti i concerti sono a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili e verranno trasmessi in diretta streaming sul profilo Facebook di Antiqua (https://www.facebook.com/festivalantiqua/). I posti disponibili saranno limitati, per cui l’ingresso ai concerti sarà possibile solo su prenotazione telefonando al 366.1791447 dalle 11 alle 14 o dalle 17 alle 19 o scrivendo all’indirizzo segreteria@accademiadelricercare.com.

Il primo concerto in programma è previsto per il 6 giugno alle 20.30, nella Chiesa di San Vincenzo di Settimo Torinese, in via Milano 59. Antiqua si snoderà attraverso 16 concerti di altissimo profilo fino a sabato 25 settembre, quando, nella Collegiata di Santa Maria della Scala di Chieri l’ensemble di casa e la Corale Universitaria di Torino eseguiranno l’Ode per la festa di Santa Cecilia di Georg Friedrich Händel e – in conclusione – il celeberrimo Hallelujah del Messiah. L’orartio dei concerti potrà cariare di settimana in settimana a seconda della location. Tra l’altro, per la prima volta sabato 24 luglio la rassegna di musica antica sbarcherà in Liguria, precisamente nella Chiesa di San Maurizio Martire di Riva Ligure.

“In questo interminabile periodo di chiusura abbiamo sentito la mancanza del nostro pubblico, una mancanza profonda e lacerante, che è stata condivisa anche dai moltissimi appassionati che frequentano da anni i concerti dell’Accademia del Ricercare e degli altri ensemble che prendono parte ad Antiqua – spiega il direttore artistico Pietro Busca-. Nonostante questo, non abbiamo mai perso la speranza di ripartire con più slancio ed energia di prima, come era già successo nella primavera dell’anno scorso. Tutti i concerti saranno a ingresso libero fino a esaurimento dei posti disponibili. Una scelta che vuole favorire il massimo afflusso possibile del pubblico, riservando una attenzione particolare alle famiglie e alle fasce più deboli della popolazione, che in questo frangente di grave difficoltà economica potrebbero avere difficoltà a permettersi il pagamento di un biglietto. La nostra Accademia vuole portare a tutti la grande musica barocca, per fare sì che questo raffinato repertorio non sia appannaggio di una ristretta élite, ma possa coinvolgere e dare gioia e speranza a tutti”.

Il direttore artistico Pietro Busca

Il programma delle prime due serate

Domenica 6 giugno, alle 20.30, la stagione si aprirà, nella Chiesa di San Vincenzo di Settimo Torinese, in via Milano, 59,  città che ospita da parecchi anni le inaugurazioni di Antiqua, con l’orchestra barocca dell’Accademia del Ricercare, diretta come sempre da Pietro Busca. Verrà proposto un programma incentrato su due dei massimi capolavori di Henry Purcell, l’esponente più emblematico del Seicento inglese, morto nel 1695 a soli 36 anni e passato alla storia con il soprannome di English Orpheus. Attivo negli anni immediatamente successivi all’austero periodo parlamentarista di Oliver Cromwell, durante il quale la musica era stata messa al bando, Purcell seppe fondere genialmente lo stile italiano con quello francese, creando un idioma molto originale, che avrebbe influenzato almeno due generazioni di compositori inglesi. Oggi Purcell è ricordato soprattutto per la sua splendida produzione teatrale, nella quale è possibile percepire gli echi della storia inglese e della gloriosa tradizione shakespeariana. Il programma della serata abbina le musiche di scena scritte per il dramma della poetessa Aphra Behn Abdelazer (The Moor’s Revenge), il cui tema sarebbe stato utilizzato oltre due secoli e mezzo dopo da Benjamin Britten per la sua Guida del giovane all’orchestra , a quelle della semiopera The Fairy Queen. L’intensa melodiosità di queste opere viene esaltata al massimo grado dalla ricchissima tavolozza dell’ensemble strumentale, che, oltre alla compagine degli archi, comprende due oboi, due trombe e i timpani. Una serata di grande suggestione, da non farsi assolutamente sfuggire.

Il Coro da camera di Granada si esibirà il 12 giugno

Con un anno di ritardo rispetto al previsto, a causa della pandemia di Covid-19, il 12 giugno, nella splendida cornice del Castello di Castellamonte, in Strada del Castello, alle 18,  verrà ricordato il quinto centenario di uno degli eventi che segnarono l’inizio dell’epoca moderna: la prima circumnavigazione del globo terrestre, che dimostrò in maniera definitiva la conformazione sferica del nostro pianeta e aprì nuove prospettive economiche e commerciali ai principali paesi europei. Questa impresa, avvenuta poco più di un quarto di secolo dopo la scoperta del Nuovo Mondo da parte di Cristoforo Colombo, ebbe inizio sotto il comando di Magellano e fu portata a termine da una sola nave guidata dall’italiano Antonio Pigafetta, dal cui diario sono tratti i brani che intercaleranno i brani musicali di autori attivi tra la fine del XV e l’inizio del XVI secolo come Gáspar Fernándes, Juan Pérez Bocanegra, Juan García de Zéspedes e Mateo Flecha, oltre che del duecentesco re di Spagna Alfonso X El Sabio, del quale verrà presentata una Cantiga de Santa María. Questo concerto vedrà l’esordio ad Antiqua di due formazioni spagnole di grande interesse, il Coro da Camára di Granada (solisti: Marta Barragán, soprano; Jorge Rodríguez Morata, tenore; Miguel Rodríguez, basso) e dell’ensemble medievale Aziz Samsaoui. Un concerto del tutto inedito, che merita di essere ascoltato.

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