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Torino dedica una via a Carlo Abarth, l’uomo della “Casa dello Scorpione”

TORINO. Il marchio Abarth è nato nel 1949: sono passati giusto 70 anni da quando Carlo Abarth, di nazionalità austriaca e torinese di adozione, impiantò un’officina per la rielaborazione dei motori di serie delle vetture, con il montaggio di lucenti marmitte in acciaio inox (anche a doppia uscita), che esaltavano l’aspetto sportivo delle vetture, con un tocco di indiscussa grinta ed eleganza.

Con il tempo, l’attività della Abarth si estese anche alla realizzazione di carrozzerie speciali di vetture dall’aspetto sportivo, reinterpretando il sobrio design delle utilitarie Fiat in una chiave più elegante, grintosa e corsaiola, con l’applicazione di decalcomanie che accentuavano la vocazione sportiva dei modelli base, su cui veniva montato – sul muso e sulla parte posteriore – uno scudetto smaltato che riproduceva uno scorpione su fondo rosso e giallo (il segno zodiacale del fondatore dell’azienda).

A distanza di tanti anni, e a quarant’anni dalla scomparsa del fondatore, il marchio (o il brand, come si usa dire oggi) Abarth, da tempo entrato sotto l’egida della FCA, ha ancora un forte appeal e mantiene uno stretto legame con la città. Tant’è vero che – proprio di questi giorni – nel quartiere Mirafiori Sud, è stata inaugurata una via dedicata al fondatore del marchio dello Scorpione, alla cui cerimonia hanno partecipato importanti personalità politiche (in rappresentanza del Consiglio e della Giunta Comunale e della Circoscrizione 2 della Città) e manager industriali (in rappresentanza di Emea, Fiat and Abarth brand, e FCA Heritage).

La nuova targa della via è stata scoperta nel tratto di strada compreso tra corso Orbassano e via Plava, dove attualmente sorgono il quartier generale della Casa dello Scorpione e l’Heritage HUB, che custodisce alcune tra le più importanti vetture prodotte dall’Abarth nella sua storia.

Luca Napolitano, manager dell’Abarth del terzo Millennio, il cui fatturato è costantemente in espansione, in occasione della cerimonia di inaugurazione della via, ha così commentato questo momento: “Abarth quest’anno festeggia il 70° anniversario e l’intitolazione di una strada di Torino al suo fondatore Carlo Abarth è sicuramente il miglior modo per chiudere un anno di record e di festeggiamenti. Voglio ringraziare la Città di Torino per questo riconoscimento a colui che ha rivoluzionato il mondo dell’automobile sportiva attraverso intuizioni geniali ed elaborazioni uniche. Anche la nostra community, che attualmente conta oltre 110.000 fan e più di 70 club in Europa, ha voluto partecipare a questo momento storico e così testimoniare l’enorme affetto per il brand, per la sua storia e per il suo fondatore. Tutto ciò mi rende estremamente orgoglioso”.

Carlo Abarth ha sicuramente rappresentato un personaggio di rilievo nel panorama della storia automobilistica torinese del Novecento.  Il giovane austriaco iniziò la sua carriera come pilota collaudatore e consulente alla Cisitalia, storica casa torinese costruttrice di brillanti auto sportive di eccellenza, dalla linea aerodinamica e affascinante. Poi si mise in proprio, e con il pilota Guido Scagliarini, in via Trecate (a Pozzo Strada), istituì la sua prima officina: nasceva così la Abarth & C. La “Casa dello Scorpione” cominciò presto ad imporsi per le sue affermazioni sportive ma anche per l’alta tecnologia dei suoi kit di elaborazione dei motori e per la superiorità delle sue marmitte. In quegli anni nacque un primo rapporto di collaborazione con la Fiat, destinato a consolidarsi nel tempo sempre più.

Quando nel 1957 venne lanciata sul mercato la Fiat 500, Carlo Abarth ebbe la felice intuizione di apportarvi le sue elaborazioni per rendere la vetturetta più performante, come desideravano quegli automobilisti predisposti ad una guida più sportiva. Nacquero così le prime Fiat-Abarth 595, che ben presto s’imposero in tutte le competizioni nazionali e internazionali. Negli Anni Sessanta, la Casa dello Scorpione, per fronteggiare la costante crescita della domanda, decise di trasferire gli impianti produttivi in un più vasto stabilimento in Corso Marche 40, in zona Aeronautica.

Oggi l’headquarter di Abarth & C (unitamente all’Heritage HUB, e al Design Center Emea di Fca), è posizionato a pochi metri dalla nuova via Carlo Abarth, a Mirafiori, nel quartiere torinese dell’automobile per eccellenza. Almeno in occasione di questa cerimonia, Torino è sembrata tornare a rivivere gli anni in era indiscussa capitale italiana dell’automobile. E non sono mancate le emozioni.

Sergio Donna

Torinese di Borgo San Paolo, è laureato in Economia e Commercio. Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura, è autore di romanzi, saggi e poesie, in lingua italiana e piemontese. Appassionato di storia e cultura del Piemonte, ha pubblicato, in collaborazione con altri studiosi e giornalisti del territorio, le monografie "Torèt, le fontanelle verdi di Torino", "Portoni torinesi", "Chiese, Campanili & Campane di Torino", "Giardini di Torino", "Fontane di Torino", "Statue di Torino" e "Ponti di Torino". Come giornalista, collabora da alcuni anni con la rivista "Torino Storia". Come piemontesista, Sergio Donna cura da tempo per Monginevro Cultura le edizioni annuali dell'“Armanach Piemontèis - Stòrie d’antan”.

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