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Storia d’Italia in 100 canzoni: una mostra alla Promotrice

TORINO. Sarà ospitata nelle sale della Promotrice delle Belle Arti di Torino da oggi (22 marzo) sino al 7 luglio la mostra NOI… non erano solo canzonette, una grande rappresentazione della storia italiana recente nella quale la musica d’autore diviene strumento di esplorazione e interpretazione delle grandi trasformazioni che caratterizzarono quegli anni.

La mostra, curata da Giampaolo Brusini, Giovanni De Luna e Lucio Salvini, mette assieme note, oggetti, memorabilia, in un percorso cronologico e multisensoriale in cui musica, società, stili di vita, mode, si intrecciano l’uno con l’altra.

Racchiusa fra l’abbraccio di Domenico Modugno sul palco di Sanremo 1958 e quello di Paolo Rossi nella notte di Madrid che nel 1982 laureò l’Italia campione del mondo, la mostra racconta la nostra esistenza collettiva di quegli anni. Si sale sul Treno del Sole, si passa attraverso la città guidati dalla voce di Giorgio Gaber, poi un corridoio ci riporta il sapore delle baraccopoli di periferia, mentre una stanza è dedicata alla tv e alla nuova comunicazione. Poi, s’incontra l’esercito del surf, e la nascita dei giovani come nuovo soggetto sociale, Il miracolo delle vacanze di massa, “Abbronzatissimi”. Una stanza racconta “C’era un ragazzo che come me” e quella successiva dell’emancipazione femminile.

Proseguendo s’incontrano gli anni del terrorismo e delle stragi. Si arriva a “Musica Ribelle”, alle Woodstock italiane, alle radio libere. La penultima stanza, la “Febbre del Sabato Sera”, rappresenta il gigantesco esorcismo collettivo andato in scena nell’Italia del finale degli anni ’70. L’ultima stanza è quella di “Splendido splendente” che di fatto rappresenta la chiusura di una stagione e l’apertura di una nuova. Arrivano Canale 5 e i Processi del lunedì, tornano le “maggiorate” e il culto del corpo. A chiusura del percorso, c’è Fabri Fibra a darci il benvenuto nel “nuovo mondo”.

Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore responsabile di Piemonte Top News. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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