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A Palazzo Madama, da fine gennaio un corso di storia dell’arte rinascimentale

TORINO. Palazzo Madama propone, dal 27 gennaio all’8 giugno 2020, un nuovo ciclo di lezioni di approfondimento sulla grande stagione del Rinascimento: nel corso dell’anno il museo ospiterà infatti due importanti esposizioni sull’arte tra Quattrocento e Cinquecento, la prima incentrata su Andrea Mantegna e il rapporto con l’antico (fino al 4 maggio), la seconda dedicata ad Antoine de Lonhy (dal 15 luglio), pittore dalla traiettoria europea nei territori compresi tra Borgogna, Piemonte e Corona d’Aragona.
Il corso si svolgerà il lunedì dalle ore 17.30 alle 18.30, secondo un calendario che prevede un appuntamento ogni due settimane.

L’edizione di quest’anno è realizzata grazie alla collaborazione di specialisti, che racconteranno il percorso di alcuni grandi maestri dell’arte figurativa che in questo periodo si sono distinti nel campo della pittura, dell’oreficeria, della scultura in pietra e in bronzo. A questi profili biografici fanno da corollario quattro appuntamenti di approfondimento sullo stile di vita dei signori, sull’abbigliamento, sul ruolo della natura e sugli arredi nelle dimore patrizie.

Il famoso “Parnaso” di Andrea Mantegna

Il corso sarà inaugurato il 27 gennaio dalla lezione magistrale di Carlo Ossola, filologo, critico letterario e docente al Collège de France, che analizzerà la nascita di modelli di comportamento volti a raggiungere una sobria ed equilibrata eleganza, in cui parole, azioni e abiti devono tendere alla naturalezza e rifuggire l’artificiosità e l’eccesso; il 10 febbraio Vincenzo Farinella, professore di storia dell’arte moderna all’Università degli Studi di Pisa e curatore della mostra in corso a Palazzo Madama, racconterà la vicenda artistica di Andrea Mantegna e il rapporto del pittore veneto con l’antichità; il 2 marzo Fabrizio Crivello, professore di storia dell’arte medievale all’Università degli Studi di Torino, amplierà lo sguardo al Rinascimento a Nord delle Alpi e al pittore fiammingo Jan Van Eyck, di cui Palazzo Madama possiede alcune pagine miniate che a febbraio saranno prestate per una mostra monografica a Gand; il 16 marzo Cinzia Piglione, storica dell’arte specializzata sulla produzione orafa, affronterà il tema delle arti preziose in metallo e di alcuni capolavori prodotti da Benvenuto Cellini, tra cui la celebre Saliera di Francesco I di Francia.

Il 30 marzo il curatore botanico di Palazzo Madama, Edoardo Santoro, proporrà un focus sulla visione della natura tra Cinque e Seicento e sulla nascita del giardino all’italiana, vero microcosmo in cui arte, architettura e natura concorrono nel contesto della villa suburbana al benessere dei signori; il 6 aprile Francesco Caglioti, professore di storia dell’arte moderna alla Scuola Normale Superiore di Pisa, prenderà in esame la figura di Michelangelo, con un’attenzione particolare alla sua produzione scultorea; il 20 aprile, lo storico dell’arte Matteo Procaccini presenterà la breve eppure incisiva traiettoria di Raffaello, a 500 anni dalla prematura scomparsa del grande pittore umbro; il 4 maggio Sandra Barberi, storica dell’arte, analizzerà gli arredi mobili di castelli e dimore signorili; il 18 maggio Roberta Orsi Landini, studiosa del tessuto e del costume, analizzerà i cambiamenti avvenuti tra il 1500 e il 1550 nell’abbigliamento maschile e femminile; il corso si concluderà l’8 giugno con la lezione di Mark Gregory D’Apuzzo, conservatore del Museo Davia Bargellini Bologna Musei – Musei Civici d’Arte Antica, che racconterà la produzione e il collezionismo – in ambito veneto – di bronzetti, veri capolavori di scultura in miniatura e via di diffusione di modelli classici e moderni.

Il costo di partecipazione è di 120 euro, ridotto a 90 euro per Abbonati Musei, studenti, insegnanti, guide turistiche abilitate, Amici Fondazione Torino Musei, soci Rotary Club e Inner Wheel). Info e prenotazioni: 011.4429629; madamadidattica@fondazionetorinomusei.it 

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