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Parco delle Alpi Marittime, l’oasi naturale amata dai Savoia

CUNEO. Il Parco naturale delle Alpi Marittime è tra le più estese aree protette d’Italia. Numerose cime oltre i 3.000 metri, laghi, praterie, piccoli ghiacciai, l’abbondanza di fauna alpina e di specie botaniche costituiscono un patrimonio ambientale unico. Gemellato dal 1987 con il Parco nazionale francese del Mercantour protegge un’area, a cavallo delle Alpi, di 100.000 ettari che, nel 1993, ha ottenuto il Diploma europeo per l’ambiente. Il Parco è nato nel 1995 dall’unione del Parco dall’Argentera e della Riserva dei boschi e laghi di Palanfrè, quelli che un tempo erano i territori di caccia di Casa Savoia. In effetti, la bellezza di queste montagne, la ricchezza di camosci, di trote e di una splendida e rigogliosa vegetazione colpirono con forza Vittorio Emanuele II, quando nel 1855 il re di Sardegna visitò la Valle Gesso e le sue terme. Il suo apprezzamento non passò inosservato, e i sindaci dei Comuni dell’alta valle, ben conoscendo la sua passione venatoria e i vantaggi che sarebbero derivati da una presenza estiva in zona della famiglia reale, stabilirono di cedere al re i diritti di caccia e di pesca su gran parte del loro territorio. Nacque così la Riserva Reale di caccia.

Una foto storica dei Reali a Valdieri

Tre sono le valli del Parco – le valli Gesso, Stura e Vermenagna – e cinque i Comuni coinvolti: Aisone, Entracque, Roaschia, Valdieri, Vernante. Il cuore di quest’area protetta e il suo simbolo è il Massiccio cristallino dell’Argentera-Mercantour dove culminano le Alpi Marittime con i 3.297 metri della Cima Sud dell’Argentera. Le Marittime sono montagne ardite e severe, le cui pareti rocciose precipitano con grandi dislivelli, incise da valloni stretti e profondi e i loro versanti nascondono spettacolari circhi glaciali, oltre 80 laghi in quota di un blu irreale e i resti dei ghiacciai più meridionali dell’arco alpino.

E’ eccezionale la varietà di specie floristiche presenti, censite in circa duemila specie, equivalenti a circa un quarto dall’intera flora italiana. Solo in questo territorio crescono alcune piante endemiche impossibili da trovare nel resto del mondo come la Sassifraga dall’Argentera, la Viola valderia e la Primula di Allioni. Varia e ricca anche la presenza della fauna: camosci, stambecchi e marmotte sono incontri frequenti lungo i sentieri del Parco. Tra la fine degli anni ’90 e l’inizio del terzo millennio ha fatto il suo ritorno naturale in queste valli così severe anche il lupo, sorta di “sigillo di qualità” di un ambiente alpino integro e vitale.

La rete escursionistica, che prevede oltre 400 chilometri di itinerari segnalati, permette di immergersi nella natura del Parco lungo sentieri, mulattiere e strade militari che sono autentici capolavori di ingegneria naturalistica. Dieci accoglienti rifugi alpini e sette spartani bivacchi permettono di vivere la montagna in quota ad alpinisti ed escursionisti. Attraversate e abitate da secoli, le Marittime portano impressi i segni di una storia recente: le antiche borgate abbandonate testimoni del tramonto della civiltà alpina; le case di caccia e gli chalet fatti costruire dai re di Casa Savoia; le strade militari oggi diventate percorsi di pace.

Tutti i numeri del Parco

  • 7 ghiacciai, i più meridionali delle Alpi
  • 80 laghi di origine glaciale e 3 artificiali
  • 24 cime oltre i 3000 metri
  • 10 rifugi alpini in quota e 1 rifugio escursionistico
  • 9 bivacchi non gestiti
  • più di 400 chilometri di sentieri segnalati
  • 1800 piante superiori presenti, che corrispondono a oltre il 30 % di quelle della flora italiana. 
  • 10 endemismi ad areale ristretto (che si trovano soltanto nelle Marittime)
  • 40 le specie di orchidee delle circa 90 presenti sul territorio nazionale
  • 780 specie di funghi
  • 140 specie di licheni, che corrispondono al 12% delle specie conosciute per il Piemonte
  • 1 giardino botanico “Valderia” alle Terme di Valdieri
  • 80% dei boschi che ricoprono i versanti delle montagne sono costituiti dal faggio
  • 5% della superficie forestale occupata da conifere: abete bianco e rosso, larice, pino cembro, uncinato e mugo
  • 1 Centro faunistico: Centro faunistico “Uomini e Lupi” di Entracque
  • 4000 camosci (dato medio 2015)
  • 760 stambecchi (dato medio 2015)
  • 6 specie di ungulati presenti: camoscio e stambecco, capriolo, cinghiale, cervo e muflone
  • 3 branchi di lupo che frequentano il territorio del Parco
  • 20 specie di pipistrelli censiti, che rappresentano i tre quarti delle specie conosciute per il Piemonte
  • 201 specie di uccelli osservate; tra queste un centinaio sono nidificanti
  • 63 specie di uccelli ritenute prioritarie per l’Europa, fra cui 8 specie nidificanti di rapaci
  • 3 specie di galliformi alpini: pernice bianca, fagiano di monte e coturnice
  • 9 coppie di aquila reale
  • 41 gipeti liberati tra 1993 e 2012 nel sito di rilascio Alpi Marittime-Mercantour
  • 5 specie ittiche che vivono in alcuni laghi e nei corsi d’acqua: trota fario, trota marmorata, trota iridea, scazzone e sanguinerola.
  • 9000 specie di invertebrati, di cui 30 nuove per la scienza
  • 300 specie di ragni, di cui 2 nuove per la scienza
  • 3 siti preistorici: grotte di Aisone, grotte del Bandito (Comune di Roaschia), necropoli di Valdieri
  • 1 archeoparco didattico
  • 1 Ecomuseo: Ecomuseo della segale a Sant’Anna di Valdieri
  • 3 ex palazzine di caccia di Casa Savoia
  • 100 manufatti di origine militare (bunker, casermette, …)
  • 1 centrale idroelettrica, tra le più potenti in Europa

Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore responsabile di Piemonte Top News. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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