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La magia del Natale attraverso i presepi più caratteristici e originali del Piemonte

Nel week-end appena trascorso hanno aperto i battenti decine di presepi in tutto il Piemonte. Qualcuno è già attivo addirittura da fine novembre. Molte di queste rappresentazioni della Natività riescono a sorprenderci ed emozionarci ogni anno che passa proprio per l’originalità e le innovazioni con le quali vengono allestiti. Il più grande d’Europa tra quelli meccanici è quello torinese allestito nei sotterranei della chiesa della Santissima Annunziata, in via Po 45. Fu costruito nel 1927 dallo scenografo Francesco Canonica e conta 200 personaggi realizzati in legno di cirmolo, di cui un centinaio in movimento grazie a un motore di nave. 

Un particolare del presepe ospitato alla santissima Annunziata di via Po a Torino

Tra quelli insoliti presenti nel Torinese c’è sicuramente il Presepe di Cavoretto. E’ allestito per il nono anno consecutivo sulla via che dalla piazza del paese porta alla chiesa di San Pietro per circa 50 metri sul fianco della collina. Oltre 60 personaggi a grandezza naturale abbigliati con stoffe che vogliono ricordare gli abiti dei pastori dell’epoca. Il presepe è illuminato dalle 16.30 alle 22 mentre una musica di sottofondo è attiva dalle 8 del mattino. Tutti i giorni, a ogni ora, dalle 18 alle 21, è prevista una rappresentazione di suoni e luci «Il pastore che amava la notte», che racconta il Natale visto con gli occhi di un bambino. In mostra 4 installazioni con personaggi realizzati con i ragazzi dell’oratorio, e 4 tele dipinte da Enrica Campi raffiguranti scene della natività. Si può visitare sino al 12 gennaio.

A Ciriè nei locali attigui alla Chiesa di San Giuseppe in via Vittorio Emanuele II 162, si può visitare un altro tra i presepi meccanici più imponenti del Piemonte, ambientato sotto un dolce manto nevoso in un villaggio alpino delle Valli di Lanzo. La precisa ricostruzione paesaggistica ed architettonica si manifesta in laghetti, torrenti con cascate, fontanili, case ed alpeggi in pietra, mulini in movimento per l’acqua corrente. Nel plastico di oltre 70 metri quadrati del “Presepe sotto la neve” sono raffigurate scene di vita del luogo; i personaggi molti dei quali animati, rappresentano antichi e tipici mestieri non più praticati. Per tutto il periodo delle festività natalizie, sul campanile della Chiesa di San Giuseppe brilla una grande stella cometa.

Il “Presepe sotto la neve” si può visitare a Ciriè

Ancora in provincia di Torino, precisamente Cavour, un suggestivo presepe è stato allestito in vetta e lungo i sentieri che portano alla sommità della Rocca con diverse ambientazioni create dallo scultore Fabio Moriena, vere e proprie scenografie che di anno in anno si sono arricchite di personaggi, soggetti e dettagli. 

Sono numerosi i presepi che vengono allestiti tradizionalmente in provincia di Cuneo, a partire da quello di Cavallermaggiore. Si tratta di una rappresentazione della Natività dalle caratteristiche uniche, perché si può camminarci dentro, le statue più grandi che formano il mercato, la grotta e la zona di re magi, risalgono al 1700 e hanno la particolarità di avere gli occhi in vetro e di essere scolpite nel legno con grande accuratezza. Un secondo gruppo di statue risale al 1800 e pure sono scolpite in legno ma in modo più grossolano. Hanno però braccia e gambe snodate e si sono prestate con più facilità alla meccanizzazione, il che le rende vive nei loro vari mestieri piemontesi risalenti all’inizio del 1900. Altre statue, di origine provenzale, sono realizzate in terracotta e stoffa. 

Il presepe alla Rocca di Cavour

Il presepe vivente di Dogliani, uno dei maggiori in Italia, forte della partecipazione della quasi totalità degli abitanti del borgo, festeggia il 23 e 24 dicembre le cinquanta edizioni. La rappresentazione deve la sua suggestione alla perfetta ricostruzione di scena tra i vicoli medioevali di Dogliani Castello, il borgo alto della città, con circa 350 figuranti in costume. Nelle due sere, le luci elettriche lasciano spazio al fuoco e alla luce fioca di candele, fiaccole e bracieri. Una grande attenzione viene posta nel ricreare con precisione gli ambienti, gli arredi, le merci, la foggia degli abiti di quel tempo, l’uso degli attrezzi, le situazioni, i dialoghi e i comportamenti della Betlemme della Notte Sacra.

Prea, frazione di Roccaforte Mondovì nelle tre sere del 24, 26 dicembre e 5 gennaio si possono rivivere le sensazioni e sentire i profumi che segnavano le nostre montagne nei secoli passati con la partecipazione di oltre trecento figuranti tra le antiche mura della borgata illuminata da calde lampade ad olio. Ancora un presepe artistico-meccanico quello di Isasca in valle Varaita, noto per la sua suggestiva ambientazione montana e per la narrazione della Natività sia in italiano che in dialetto piemontese. Un insolito presepe si trova, poi, nella chiesa dei Battuti a Piozzo, dove tutti i personaggi sono realizzati con zucche essiccate. In effetti Piozzo, da sempre è conosciuto come il paese delle zucche e ogni anno agli inizi di ottobre si tiene un’importante fiera.

Nell’Astigiano, precisamente a San Damiano, lungo le vie e nelle cantine storiche viene ospitato un presepe vivente con centinaia di comparse in caratteristici costumi d’epoca a rievocare gli antichi mestieri, supportati dalle musiche degli zampognari. Come tradizione viene forgiata la moneta del presepe vivente e presso il censore sarà realizzata una pergamena personalizzata a ricordo del censimento di Cesare Augusto. Dopo l’appuntamento dell’8 dicembre, il prossimo è fissato per domenica 15.

Il presepe di Callabiana

Anche a Callabiana, piccolo paese a 12 chilometri da Biella, nell’oratorio di San Carlo in frazione Nelva si può ammirare un presepe meccanico originalissimo, vera e propria meraviglia dell’artigianato realizzata su una superficie di 80 metri quadri. La scenografia è ispirata al panorama del Biellese, con le colline a ridosso delle Prealpi. A far da sfondo, dipinte, si vedono le cime dell’arco alpino tra le cui valli si distinguono i grandi santuari di Graglia e Oropa, le cime più note del tratto montano, e spostandosi verso destra le alture più dolci che si trovano verso Cossato. Anche quest’anno a Callabiana di tiene “Presepi e Alberi di Natale nel Bosco”: i visitatori, per tutto il periodo natalizio e gratuitamente, possono passeggiare immersi nella natura ed ammirare diverse creazioni, realizzati da studenti della provincia di Biella o da privati che ne fanno richiesta, raffiguranti presepi o alberi di Natale. 

Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore responsabile di Piemonte Top News. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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