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Tesoriera a Torino, in molti si domandano quando la fontana tornerà a funzionare

Non c’entra la reiterata siccità di queste ultime torride estati: la fontana che fronteggia la barocca Villa della Tesoriera nell’omonimo parco di Corso Francia 186, a Torino, è spenta da tempo per motivi tecnici. Si è guastato l’impianto elettrico che regola l’afflusso dell’acqua, e in tempi di vacche magre, in cui scarseggiano i liquidi (intesi non solo come fondi finanziari, ma anche come risorse idriche), diventa molto difficile, se non impossibile, convincere gli amministratori locali a mettere mano al portafoglio.

Purtroppo non è questo l’unico caso, a Torino, di fontane asciutte: basti guardarci intorno. Prosciugata è ad esempio anche la Fontana del Parco Ruffini, a tre getti ormai spenti, su un basamento in cemento che vagamente ricorda il simbolo dell’infinito; oppure quella, su basamento a semicerchio, del Parco di Vittorio (detto anche Giardino di Via Passo Buole); e ancora: la Fontana del Parco Lineare di Corso Tazzoli; o anche la Fontana dei Sette Torèt della Spina Reale di Via Stradella (che se non altro è stata trasformata in un’aiuola); e potremmo elencarne altre, anche in zone più centrali.

Del resto, si sa: quando vige la politica della lesina, le limitate risorse vengono indirizzate a soddisfare bisogni sociali ritenuti più impellenti che non il ripristino delle fontane, come la messa in sicurezza delle scuole, tanto per fare un esempio. Il fatto è che una volta trascurata la manutenzione delle fontane, ci si accorge che ripristinarle e riportarle in vita comporta investimenti ingenti e – di questi tempi – spesso insostenibili.

Il getto centrale della Fontana della Tesoriera

Ma c’è una buona notizia: Il futuro della Fontana della Tesoriera potrebbe essere però più roseo di quanto si possa pensare: i progetti per farla tornare attiva ci sono, ma bisogna avere pazienza. Così tranquillizza l’Assessore al Verde Pubblico della Città di Torino, Francesco Tresso: “Abbiamo previsto la rifunzionalizzazione dell’impianto elettrico della fontana con i finanziamenti del PNRR, tramite i cosiddetti Progetti Integrati Urbanistici, progetti che hanno come fulcro le Biblioteche Civiche, tra cui la Biblioteca Musicale Andrea Della Corte, che è ospitata nella Villa della Tesoriera”.

E ancora: “Ridaremo vita alla Fontana del Parco della Tesoriera, perché riteniamo che i giochi d’acqua nei parchi siano una delle bellezze di Torino. E la Fontana della Tesoriera, con la sua villa settecentesca di sfondo, ne è un esempio notevole”.

La Fontana del Parco della Villa della Tesoriera in una foto di Beppe Lachello, scattata alcuni anni fa

Che dire? Parole sante. Non ci resta che sperare che si avverino presto, PNRR permettendo.

A chi volesse approfondire l’affascinante tema delle fontane e delle fontanelle di Torino (attive e non attive, monumentali e non, centrali e periferiche) suggerisco la monografia “Fontane di Torino – Fontan-e ’d Turin”, di Autori Vari, a cura di Ël Torèt Monginevro Cultura, Torino, 2023, con decine di fotografie a colori, curiosità e spigolature sulla loro storia.

Sergio Donna

La monografia “Fontane di Torino | Fontan-e ‘d Turin”,
AA.VV., Ël Torèt-Monginevro Cultura, Torino, 2023

Sergio Donna

Torinese di Borgo San Paolo, è laureato in Economia e Commercio. Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura, è autore di romanzi, saggi e poesie, in lingua italiana e piemontese. Appassionato di storia e cultura del Piemonte, ha pubblicato, in collaborazione con altri studiosi e giornalisti del territorio, le monografie "Torèt, le fontanelle verdi di Torino", "Portoni torinesi", "Chiese, Campanili & Campane di Torino", "Giardini di Torino", "Fontane di Torino" e "Statue di Torino". Come giornalista, collabora da alcuni anni con la rivista "Torino Storia". Come piemontesista, Sergio Donna cura da tempo per Monginevro Cultura le edizioni annuali dell'“Armanach Piemontèis - Stòrie d’antan”.

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