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Juventus e Claudio Marchisio, arriva l’addio nel giorno delle nozze d’argento

TORINO. Finisce la lunghissima storia di Claudio Marchisio alla Juventus. Dopo 25 anni passati in bianconero, dai primi calci fino all’esordio in Serie A ed infine ai sette scudetti consecutivi vinti, il Principino e la Vecchia Signora si separano: a comunicarlo è stata proprio la Juventus con una nota di ringraziamento pubblicata sul sito ufficiale dove si legge: «Si chiude oggi la storia di Claudio Marchisio con la Juventus dopo la rescissione consensuale del contratto».

Nato e cresciuto a Torino, Marchisio – se si esclude l’annata in prestito all’Empoli – ha vestito la maglia della Juventus per 25 anni. Entrato a far parte del vivaio del club bianconero all’età di 7 anni, ha fatto tutta la trafila nelle giovanili, riuscendo a realizzare il sogno di debuttare con la squadra del cuore diventando uno dei centrocampisti più apprezzati del panorama nazionale. Con la Juventus ha giocato 389 gare è diventato a lungo un elemento intoccabile per la Nazionale ed ha vinto sette campionati di Serie A consecutivi (dal 2011-12 al 2017-18), un campionato di Serie B (2006-07), tre Supercoppe italiane (2012, 2013 e 2015) e quattro Coppe Italia consecutive (dal 2014-15 al 2017-18). Ora, per Marchisio è probabile una destinazione lontana dall’Italia.

Per salutare la Juventus e i suoi tifosi, Claudio Marchisio ha scelto il proprio account Instagram e una foto che lo ritrae giovanissimo con la maglia bianconera e un messaggio in cui non nasconde il suo rimpianto per questo epilogo: «Mille pensieri e mille immagini mi hanno accompagnato per tutta la notte. Non riesco a smettere di guardare questa fotografia e queste strisce su cui ho scritto la mia vita di uomo e di calciatore. Amo questa maglia al punto che, nonostante tutto, sono convinto che il bene della squadra venga prima. Sempre. In una giornata dura come questa, mi aggrappo forte a questo principio. Siete la parte più bella di questa meravigliosa storia, per questo motivo tra qualche giorno ci saluteremo in modo speciale… D’altronde l’8 non è altro che un infinito che ha alzato lo sguardo».

 

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