GiovedìScienza al via il 14: si parla d’implosione demografica
TORINO. Si apre ufficialmente il sipario sulla trentaquattresima edizione di GiovedìScienza: il luogo dove pubblico e protagonisti della ricerca scientifica si incontreranno per approfondire e dibattere sui grandi temi di attualità e le principali tappe del progresso scientifico. Dal passato che ci racconta l’emergenza climatica dei nostri giorni al calo demografico in atto nel nostro Paese, dalle neuroscienze alla cardiochirurgia, dalla chimica del cibo allo sconfinato mondo dei microrganismi sulle piante…
Domani, giovedì 14 novembre l’Aula Magna della Cavallerizza Reale di Torino alle ore 17.45 ospita la prima conferenza aperta al pubblico, “Italiani poca gente, La vera bomba demografica è una implosione”. Antonio Golini, il più autorevole demografo italiano, ex presidente dell’Istat e della Commissione su Popolazione e Sviluppo dell’Onu, affronterà le prospettive del futuro demografico italiano, europeo e mondiale dal punto di vista sociale, statistico e finanziario.
Il mondo è giovane, ma l’Italia è vecchia. Abbiamo 169 anziani (cioè persone con più di 65 anni) ogni 100 giovanissimi (meno di 15 anni), nel 2040 il rapporto sarà 265 a 100. Di questo passo gli italiani si dimezzeranno in poche generazioni. Nemmeno l’immigrazione, tanto avversata per motivi demagogici, riesce a compensare il saldo passivo. In una situazione così è inevitabile che l’economia ristagni, l’equilibrio pensionistico salti e il debito pubblico continui ad aumentare.
Il relatore, Antonio Golini, si laurea nel 1960 in Scienze statistiche e attuariali, è il più autorevole demografo italiano. Professore emerito alla “Sapienza” di Roma, dove ha insegnato Demografia per oltre cinquant’anni, insegna Sviluppo sostenibile alla Luiss. Accademico dei Lincei, è stato presidente dell’Istat e della Commissione su Popolazione e Sviluppo dell’Onu. I suoi principali temi di ricerca sono l’invecchiamento della popolazione, i flussi migratori, e le politiche sociali. In collaborazione con Marco Valerio Lo Prete, da poco ha pubblicato “Italiani poca gente” (edizioni Luiss).
Ulteriori informazioni sul sito www.giovediscienza.it.