Tre diciottenni torinesi tra i finalisti del concorso europeo per “neo Archimede”
TORINO. Sono sei gli studenti italiani che parteciperanno alla finale del concorso europeo EUCYS (European Union Contest for Young Scientists) in programma a Dublino dal 14 al 19 settembre. La metà dei finalisti è torinese ed ha acquisito al diritto di partecipare all’evento continentale grazie al successo conquistato nel concorso “I giovani e le scienze” nello scorso mese di marzo . Si tratta di Federico Malnati, Matteo Palmieri e Alessandro Sosso, dell’Istituto Galileo Ferraris di Torino. Loro è il progetto “(R)evolution simulator”, un simulatore per calcolare l’adattamento delle specie ai cambiamenti ambientali. In palio premi fino a 7.000 euro e la possibilità di assistere alla cerimonia di assegnazione dei Nobel 2018.
Saranno in tutto 150 i finalisti e una novantina le proposte presenti a Dublino. Gli altri tre italiani, tutti del 2000, sono Nicolò Vallana, Luca Fermi ed Edoardo Puce, dell’Istituto Belluzzi-Da Vinci di Rimini, con il prototipo “Techno B Brace”, un’applicazione contro il mal di schiena.
Per Alberto Pieri, segretario generale della Fast, «i neo Archimede tengono alta la bandiera italiana», mentre per Roberto Cusolito, presidente della Fast e coordinatore della giuria, va il «personale augurio ai portabandiera italiani affinché approfittino di questa esperienza unica. Se poi ritorneranno vincitori aggiorneremo volentieri la lista dei successi conseguiti anche quest’anno».
Sul sito della Fast è già presente il bando per la nuova edizione del concorso: potranno partecipare studenti tra i 14 e i 20 anni, le iscrizioni scadranno l’1 febbraio 2019.