Tra droni e gps sui trattori, Gavi prepara un festival del vino 4.0
GAVI. Droni che sorvolano le colline per mappare la vigoria dei vigneti, trattori con gps per fornire all’agricoltore dati ultra-precisi di quando e dove trattare le malattie della vite, un sistema di sensori che monitora a infrarossi il suolo per evitarne l’impoverimento. Dal dal 7 al 9 giugno, per l’evento clou dell’anno, ossia Di Gavi in Gavi Festival 2019, il Consorzio di tutela di questo vino bianco piemontese che nasce al confine con la Liguria ha messo a punto un programma da vigneto 4.0. Nel corso della manifestazione si illustreranno anche le etichette che parlano, con un QR code che traccia tutti i passaggi produttivi del vino – possibile grazie alla blockchain (catena di blocchi) – dall’arrivo dell’uva in cantina alla bottiglia sullo scaffale. A Gavi si presenterà lo “Smart Wine”, primo osservatorio sull’uso e l’impatto delle tecnologie digitali nella filiera integrata del vino in vigna, in cantina, nella distribuzione e nella comunicazione. Ospite d’onore di questa edizione sarà Antonella Clerici, ambasciatrice della denominazione che incontrerà i giornalisti e visiterà le vie del centro con il pubblico.
Sabato 7 giugno verrà assegnato il “Premio Gavi la Buona Italia”, riconoscimento istituito per premiare le ‘buone pratiche’ nella valorizzazione italiana e internazionale delle filiere enogastronomiche. Quest’anno il protagonista è lo Smart wine: l’innovazione digitale in ambito vitivinicolo. L’agricoltura di precisione, l’uso della tecnologia di internet e delle app in vigna, in cantina e nella distribuzione del vino hanno permesso di lavorare con maggiore attenzione all’ambiente e miglior sicurezza per il consumatore, in ottica di sostenibilità dell’intera produzione. Il premio sarà assegnato alla realtà che ha adottato il maggior grado di innovazione in ogni fase della filiera, dalla vigna allo scaffale. Seguirà il dibattito “Rapporto sullo Smart Wine italiano”.