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Tra i vanti di Torino c’è anche quello di aver visto nascere il primo sci club d’Italia

Tra i tanti primati che il Piemonte può vantare c’è anche quello della nascita del primo sci club italiano, lo Ski Club Torino, fondato nel 1901. Per raccontare questa storia dobbiamo fare qualche passo indietro, precisamente andare a villa Kind, a due passi dal Valentino e dalla Fontana dei Mesi, un villino in stile nordico dal tetto spiovente di proprietà di Adolfo Kind. Quest’ultimo sul finire dell’Ottocento aveva deciso di trasferirsi a Torino per aprire la sua fabbrica di stoppini. Classe 1848 e originario delle Alpi svizzere, da sempre l’imprenditore è un grande appassionato di montagna. Quando viene a conoscenza che un suo connazionale ha da poco messo in commercio degli strani attrezzi in legno di frassino dalla punta all’insù che permettono di scivolare velocemente sulla neve, non esita a ordinarne un paio. Siamo nel 1896 e la prima lezione di sci in Italia avviene nel suo salotto di casa. Gli ospiti, incuriositi, provano a calzare gli sci, cercando anche di mimare alcune tecniche di discesa. Alcuni di loro rimangono entusiasti da questi nuovi attrezzi e decidono si sottoporsi alle  prime lezioni sciistiche che si tengono prima sulle collinette del Parco del Valentino, poi sulla collina torinese. I pionieri dello sci italiano si spingono fino all’Eremo e sulle ripide strade collinari si lanciano a capofitto verso il fiume.

Le prime escursione in montagna risalgono all’anno successivo, quando Adolfo Kind, affiancato dal figlio Paolo e dal tenente Luciano Roiti, decide di salire da Balme al Pian della Mussa. Poi, con gli sci ai piedi, la comitiva scavalca la cresta del Monte Salancia. Lo stesso tenente Roiti di lì a poco avrebbe ottenuto l’incarico di organizzare i nuovi corpi degli alpini sciatori. Lo stesso Roiti il 12 marzo del 1897 pubblica un articolo sulla rivista “L’Esercito italiano”, in cui racconta le sue impressioni. Scrive: “Avendo letto qualche tempo fa un articolo nel Bollettino del club di alpinismo svizzero, ero curioso di sapere se gli sci potessero venir impiegati anche dall’esercito italiano nelle escursioni in alta montagna per evitare di sprofondare continuamente nella neve. Mi recai quindi con due amici a Balme, nella valle di Lanzo, per seguire le dimostrazioni di Kind… La neve era coperta da uno strato di ghiaccio, incapace di sopportare il peso di un uomo in piedi. Eppure, con gli sci riuscimmo a compiere un lungo tragitto in meno di un’ora, lasciando dietro a noi solo i segni del profilo questi pattini di legno”.

Allo svizzero Adolfo Kind si deve la nascita a Torino del primo sci club d’Italia

Nel 1899 Kind e i nuovi proseliti dello sci-alpinismo decidono di andare ancora più in alto, spingendosi  fino ai 3 mila metri del monte Tomba, sopra il lago del Moncenisio. Intanto, l’entusiasmo per lo sci cresce e i neofiti da qualche decina diventano centinaia e l’idea di associarsi per promuovere in modo più incisivo il nuovo sport invernale viene naturale. La consacrazione ufficiale della nuova disciplina arriva sul finire del 1901 con la creazione del primo club in Italia. Nel mese dicembre, 29 alpinisti e sciatori, guidati appunto da Kind, fondano lo Ski Club di Torino, una sezione del Club Alpino Italiano, nato quasi 40 anni prima. I soci sono divisi in due categorie: gli effettivi, membri del CAI o ufficiali delle truppe alpine, e gli aggregati, che come recita lo statuto sono “sono “da reclutarsi tra le signorine e gli studenti”

Il 6 gennaio del 1906, per iniziativa dello Ski Club, viene inaugurata a Oulx la prima stazione invernale italiana con grande partecipazione di pubblico e sciatori. In quella località, nel mese successivo, viene organizzato per la prima volta nel nostro Paese un corso di istruzione per l’uso degli sci. Si organizzano convegni e le prime gare competitive. Adolfo Kind costruisce anche il primo rifugio alpino a Sportinia, frazione di Sauze d’Oulx: si affaccia su un balcone soleggiato. Una targa deposta nel 2008 ricorda ancora oggi il ruolo pionieristico di Kind.

Nell’agosto del 1907 avviene però una tragedia. Adolfo Kind, il papà dello sci italiano, muore a soli cinquantanove anni durante un’escursione sul massiccio del Bernina. Cade durante una cordata con l’amico Alberto Weber. A raccogliere l’eredità è il figlio Paolo che da quell’anno prende le redini dello Ski club di Torino e negli anni a seguire fonda, con altri presidenti di sodalizi l’Unione ski clubs italiani, da cui nascerà nel 1908 l’attuale Federazione italiana sport invernali.

Sempre nel 1908 Paolo Kind è tra i promotori della costruzione a Bardonecchia del primo trampolino di salto con gli sci. Nella località dell’alta Valsusa si tiene nel febbraio febbraio 1909 il primo Campionato Italiano Assoluto nelle discipline di salto, fondo e discesa, a cui assistono oltre tremila persone.

Piero Abrate


Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore responsabile di Piemonte Top News. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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