Personaggi

Nati il 5 giugno: Eraldo Monzeglio, 2 volte campione del mondo di calcio

Insieme a Ferrari e Meazza è l’unico calciatore ad aver vinto entrambi i campionati mondiali di calcio del 1934 e del 1938. Un primato che gli varrà il perdono, terminata la Seconda guerra mondiale, per essere stato amico, nonché istruttore di tennis (altro sport praticato abilmente) e allenatore personale del Duce. Stiamo parlando di Eraldo Monzeglio, uno dei migliori difensori che l’Italia vanti a Cavallo degli Anni venti e Trenta del secolo scorso.

Nato a Vignale Monferrato il 5 giugno 1906, Monzeglio esordisce nella Divisione Nazionale del campionato italiano (non ancora Serie A) con la maglia del Casale, nel 1924, in una gara contro l’Inter in cui si fa notare dagli osservatori.

Difensore coriaceo, dopo gli inizi con la maglia nerostellata, punto di partenza quasi obbligato per lui, nato nel Monferrato, la svolta della carriera arriva con il passaggio al Bologna nel 1926. Diventa perno della difesa di una delle squadre migliori del campionato, vincitrice del suo primo scudetto solo l’anno prima e poi vicina al bis in altre due occasioni prima di centrarlo, con Monzeglio in campo, nell’ultima edizione del torneo senza girone unico, quella che si conclude nel 1929. Con il club felsineo, fino al 1935, vincerà due Mitropa Cup, ma se ne andrà alle soglie dei 30 anni prima del periodo d’oro dei quattro scudetti in sei anni, per chiudere la carriera dopo altre quattro stagioni alla Roma.

Nel 1941-1942 viene assunto come direttore tecnico del club giallorosso (che avrebbe vinto quell’anno il suo primo scudetto), per poi partire per la campagna di Russia. Terminata la guerra, con il ripristino dell’attività agonistica, nel 1946, inizia la sua carriera di allenatore che durerà per un quarto di secolo. I buoni inizi con Como e Pro Sesto gli valgono la panchina dell’ambizioso Napoli di Achille Lauro. Con il “comandante” i rapporti sono spesso burrascosi ma Monzeglio riesce a restare in sella per ben sette stagioni, diventando l’allenatore che è rimasto per più tempo e consecutivamente alla guida della squadra partenopea, primato che tuttora resiste. Dal 1958-59 al 1961-62 è tecnico della Sampdoria, nel 1962 torna al Napoli affiancando Bruno Pesaola in qualità di direttore tecnico, quindi nel 1963-64 subentrò a Paulo Amaral sulla panchina della Juventus. Ma pure il vecchio grande Eraldo viene licenziato. Anni più tardi Sivori riconoscerà la sua colpevolezza, insieme a tanti suoi compagni, per la brutta stagione di Monzeglio E ammetterà che Eraldo non ebbe “colpe specifiche, se non quella di un’estrema labilità di carattere, sovente vicina alla debolezza”.

Monzeglio ai tempi in cui allenava la Juve, con Sivori e da Costa

Dal 1966 al 1973 Monzeglio chiude la sua esperienza di allenatore con il Chiasso, con un breve intermezzo nel Lecco. Quindi il ritiro a Torino dove vive i suoi ultimi anni, fino alla morte, arrivata il 3 novembre 1981. E’ sepolto nel cimitero di Casale Monferrato, vicino alla tomba di Umberto Caligaris, anche lui campione del mondo con la nazionale italiane nel 1934.

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