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Un’installazione in via Cuneo per ricordare Gipo Farassino

TORINO. S’inaugura giovedì 19 dicembre alle 18 in via Cuneo 6 l’installazione “Questa mia città – Luce e Musica per Gipo Farassino” che sarà poi visibile fino a lunedì 6 gennaio. Il progetto artistico, curato da Dewrec, un gruppo di under 30, affiliato all’Arci e che da tempo lavora sulle arti visive come strumento per la rigenerazione delle periferie. L’installazione prevede proiezioni sulla facciata dell’edificio dove nacque e visse il cantautore torinese che ha reso immortale quell’indirizzo con la canzone Ël 6 ëd via Coni.

La realizzazione dell’opera è affidata all’artista Vittorio Campanella, che disegnerà a mano  frasi significative delle canzoni di Gipo, selezionate da Valentina Farassino. L’autore dell’installazione, Vittorio Campanella, spiega: “La scelta di utilizzare un proiettore per diapositive analogico nasce dalla volontà di dare una forma vibrante e vera alle parole di Gipo, che non vengono scritte con un font preimpostato bensì dipinte una a una sulle diapositive. Questa modalità non è, quindi, un ripiego tecnico ma un valore aggiunto che vuole dare la giusta dignità estetica ai versi delle canzoni di un importantissimo artista della nostra città”.

Per l’occasione, giovedì 19 si terrà, tra le ore 18 e le 20, una festa inaugurale curata dalla Circoscrizione 7, Fondazione Caterina Farasino con supporto del Comitato Arci Torino. Nel cortile, vin brulé e il concerto in formato busker del cantautore Pietro Giay. Nei giorni successivi, fino al 6 gennaio, le proiezioni potranno ammirare dalle 18 alle 6 di mattina. 

Ci sembrava doveroso ricordare uno dei più importanti cantautori torinesi, che ha sempre dato lustro alle periferie della nostra città, dove pulsa lo spirito della vera Torino“, spiegano Luca Deri e Silvio Sabatino, presidente e Coordinatore Cultura della Circoscrizione 7.  Contenta Valentina Farassino, figlia di Gipo e amministratore delegato della Fondazione Caterina Farassino, che ricorda le parole che suo padre ripeteva spesso: “I riconoscimenti più grandi li ho avuti dalla mia gente”.

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