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Quando la poesia diventa oggetto e l’oggetto si fa arte

TORINO. Questa sera, mercoledì 18, alle ore 18 verrà inaugurata “Sucking Mud”, la mostra di Lara Favaretto, presso la Galleria Franco Noero (per la prima volta nella sede di piazza Carignano 2).

Sucking Mud è il titolo di una poesia di John Giorno, le parole, isolate dal contesto originale, suggeriscono un’azione volta a sottrarre per arrivare all’essenziale, raggiungere cioè uno stadio in cui la materia non è ancora diventata “cosa”.

L’esposizione rappresenta quella che viene definita una semplice cernita di materiali, perché questi vengono mostrati nella loro propria, inerme e schietta presenza; mai stati declinati in oggetti, riprodotti su un catalogo o esposti in un determinato luogo.

L’apparizione di questi materiali privi di oggettivazione risultano così “mimetici” da generare dubbi equivoci e non completamente decifrabili all’interno della galleria, poiché si passa da un angolo del pavimento di una stanza dove appaiono tracce tangibili di un deterioramento, di solchi e di buchi dei tarli scavati nel parquet, all’ottone che, ricoprendo le superfici di una stanza, pare mostrare nel tempo il processo di ossidazione e i segni causati dall’esposizione dell’opera in vari luoghi.

Periodo di apertura della mostra : dal 18 aprile al 26 maggio 2018.

Per maggiori informazioni visitare il sito www.franconoero.com oppure contattare il numero 011.882208.

Valeria Glaray

Laureata in Servizio Sociale ed iscritta alla sezione B dell’Albo degli Assistenti Sociali della Regione Piemonte. Ha un particolare interesse per gli argomenti relativi alla psicologia motivazionale e per le pratiche terapeutiche di medicina complementare ed alternativa. Amante degli animali e della natura.

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