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Salto in lungo, l’impresa del paralimpico La Barbera ai Mondiali per normodotati

ALESSANDRIA. Ha 51 anni e quando ne aveva 18 gli fu amputato un piede in seguito a un incidente motociclistico. Da allora, Roberto  La Barbera ha cercato di vivere la sua vita come se nulla fosse accaduto, cercando di superare quelle barriere (architettoniche, burocratiche e psicologiche) che gli si frapponevano davanti. A 51 anni ha raggiunto un traguardo che forse qualche anno fa neppure sognava: ha conquistato il titolo mondiale Master M50 di salto in lungo per normodotati.

L’atleta alessandrino, tesserato Fidal con la Vittorio Alfieri Asti, a distanza di un mese dalla partecipazione agli Europei paraolimpici, in cui si era classificato al settimo posto, si è imposto domenica  a Malaga nella finale con un terzo salto di 6.54, che è la sua miglior prestazione dell’anno e che gli regala la medaglia d’oro davanti dal brasiliano Pessanha (6.33) e al francese Dufag (6.23) in una gara molto affollata in cui il nostro atleta ha messo in fila 36 atleti provenienti da tutto il mondo.

«Sono il primo disabile a vincere un titolo iridato Master per normodotati, una sensazione unica – spiega Roberto –. Sui social sono stato sommerso di messaggi di congratulazioni. Mi occorrerà un mese per rispondere a tutti. Anche al termine della prova ho ricevuto un mare di complimenti dagli sportivi e dal pubblico perché in Spagna la mia vittoria è stata sentita come un’impresa, una sensazione a cui non ci si abitua». 

Nel suo palmares ci sono tanti risultati di prestigio, a partire dal secondo posto ad Atene 2004 nelle Paralimpiadi. Ora per l’atleta alessandrino c’è la partecipazione a un altro meeting importante, prima di un breve riposo in vista della nuova stagione sempre agli ordini di Milko Campus e del tecnico che lo segue nel salto in lungo, Stefano Pasino.

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