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Nati il 4 febbraio: Giovanni Antonio Baranzano,  presbitero e astronomo valsesiano

Giovanni Antonio Baranzano nasce a  Serravalle Sesia (Vc) il 4 febbraio 1590. Studia a Crevalcore, Vercelli, Novara e Milano. A 19 anni entra tra i barnabiti a Monza, cambiando il nome di Giovanni Antonio in quello di Redento. A Monza studia religione, filosofia, latino, greco, ebraico e caldeo. Nel 1615 insegna nel Collegio dei Cappuccini ad Annecy, ambiente ostile ai calvinisti, e si approccia al mondo scientifico. E’ amico di Galileo Galilei e di Francesco Bacone, il quale rivela per la prima volta proprio a Baranzano il suo Novum Organum.

Baranzano pubblica una nota su Novae opinioni physicae (1619), ma è maggiormente conosciuto per il suo trattato astronomico Uranoscopia seu coelo, iniziato nel 1617 e pubblicato due anni più tardi per Jean Pillehotte a Lione. L’opera sostiene la teoria eliocentrica copernicana in contrasto con le idee di Aristotele, perciò l’arcivescovo lo chiama a Milano e gli chiede di correggere i suoi scritti, adattandoli alla visione geocentrica della Chiesa. Nel 1618 Baranzano raccoglie le sue idee censurate nel trattato Nova di motu terrae Copernican iuxta Summi Pontificis mentem disputatio.

Dopo il 1620 insegna a Montargis, in Francia dove muore due anni più tardi, il 16 dicembre 1622.

(Fonte: Wikipedia)

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