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A spasso tra gli antichi manieri del Piemonte: la fortificazione di Balocco (Vc)

BALOCCO. A circa 18 chilometri da Vercelli, sotto a Buronzo si trova Balocco, paese che vanta una storia abbastanza antica. Infatti, il luogo era sede, già nel X secolo, di una pieve, e la chiesa che attualmente è intitolata a San Michele pare risalga alla prima metà del XII secolo. Si tratta di una delle più antiche chiese della provincia di Vercelli. Furono gli esponenti della famiglia Confalonieri a far costruire il castello. Questi signori, presenti sul territorio già nel XII secolo, furono dapprima i soli proprietari, poi divisero il potere con altri, fino all’estinzione della loro casata nel 1605. I Confalonieri, il cui nome derivava dalla carica ereditaria di Gonfalonieri della Chiesa, che prevedeva il dovere di precedere l’arcivescovo di Milano quando prendeva possesso della diocesi tenendo il gonfalone di Santa Romana Chiesa, provenivano da Milano.

La prima fonte che tratta di una fortificazione a Balocco è del XII secolo, e parla di castrum, per questo si può ipotizzare si trattasse di un castello circondato da ampie mura che servivano anche a proteggere la chiesa. Nel 1401 le truppe di Facino Cane lo distrussero completamente. Ricostruito, fu nuovamente raso al suolo dalle milizie dei Rovasenda nel 1413.

Nel 1423 furono iniziati i lavori per la terza ricostruzione, ma la fisionomia originaria era ormai completamente perduta. Il nuovo castello aveva la struttura tipica dei manieri di pianura, con pianta quadrangolare, quattro torri agli angoli e una d’ingresso più alta. Al centro si trovava un mastio adibito a centro di coordinamento delle difese. Di questa possente struttura rimangono oggi solamente una parte della torre d’ingresso e il mastio. Altre parti quali la cortina occidentale sono state notevolmente riadattate a scopo abitativo e anche l’ingresso, che anticamente era posto sulla parte meridionale, attualmente si trova invece a settentrione. Il castello di Balocco è di proprietà privata.

Massimo Centini

Massimo Centini

Classe 1955, laureato in Antropologia Culturale presso la Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università di Torino. Ha lavorato a contratto con Università e Musei italiani e stranieri. Tra le attività più recenti: al Museo di Scienze Naturali di Bergamo; ha insegnato Antropologia Culturale all’Istituto di design di Bolzano. Docente di Antropologia culturale presso la Fondazione Università Popolare di Torino e al MUA (Movimento Universitario Altoatesino) di Bolzano. Numerosi i suoi libri pubblicati in italiano e in varie lingue.

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