L’arte del Bahrein in mostra all’Accademia Albertina
TORINO. Resterà aperta sino al 2 giugno alla Pinacoteca dell’Accademia Albertina di Torino la mostra Dialoghi – Arte del Regno del Bahrein, inaugurata venerdì 12 alla presenza di H.E. Sheika Hala Mint bint Al Khalifa, direttore dell’autorità del Bahrein per la cultura, le arti e le antichità. A fare gli onori di casa il direttore Paola Gribaudo, nuovo presidente dell’Accademia Albertina e il direttore Salvo Bitonti.
L’evento espositivo è il frutto di un’intensa cooperazione culturale fra il Regno del Bahrein e l’Accademia Albertina che, dopo una missione di sistema nel 2017, è stata invitata a marzo del 2018 a esporre negli spazi del Teatro Nazionale del Bahrein la collezione di modellini di scenografie della Storia del teatro antico e contemporaneo, realizzati dagli studenti dell’Accademia, con una grande esposizione che ha riportato un notevole successo.
La mostra presenta una selezione di artisti bahreiniti che hanno ricercato un dialogo tra l’iconografia della ritrattistica e del paesaggio europeo coniugandolo a quelle forme d’arte e a quegli “stili glocali” che si sono consolidati durante tutto il Novecento. Le sale si offrono come un giardino segreto nel quale è possibile comparare le comunanze, le somiglianze fraterne tra la pittura bahrenita con i grandi interpreti dei dipinti medioevali, rinascimentali, seicenteschi, e non per ultimi, di quelli che seguiranno nei secoli: da Luca Giordano (1634-1705) a Giuseppe Pietro Bagetti (1764-1831), da Cornelis van Poelemburgh (1590-1667) a Italo Cremona (1905-1979).
Le opere in esposizione sono realizzate Sh. Rashid Al Khalifa, Hala Al Khalifa, Abdulrahim Sharif, Adnan AlAhmed, Ahmed Baqer, Balqees Fakhro, Ebrahim Busaad, Nasser AlYousif, Yaqoob Yousif Qassim, Jaffar AlOraibi e Nader AlAbbasi. In esse tante storie pittoriche protese tra passato e presente capaci di interrogarsi tra loro o scontrarsi pacificamente, emulando miti e leggende o, semplicemente, lasciandoci il segno di come la pittura possa servire da canale universale per comunicare in piena autonomia sensazioni ed emozioni.
La mostra è visitabile con i biglietti della Pinacoteca Albertina, gratis con l’Abbonamento Musei.