Inquinamento a Torino: il procuratore generale Lucia Musti annuncia la rinuncia al ricorso | Appendino, Fassino e Chiamparino erano stati prosciolti

Torino sotto una coltre di smog

Torino sotto una coltre di smog - Ansa - Piemontetopnews.it

Una svolta nel processo che vedeva imputati tre ex sindaci di Torino nella vicenda dell’eccesso di smog. La Procura rinuncia all’appello

La vicenda giudiziaria relativa all’inquinamento atmosferico a Torino, che aveva visto coinvolti gli ex sindaci della città Chiara Appendino, Piero Fassino e Sergio Chiamparino, è giunta ad una svolta decisiva.

La Procura Generale di Torino guidata da Lucia Musti ha infatti annunciato la rinuncia al ricorso contro la sentenza di proscioglimento emessa dal giudice per l’udienza preliminare (GUP) nel febbraio del 2024.

La decisione della Procura Generale, comunicata in udienza, pone fine a un lungo iter giudiziario che aveva visto i tre ex primi cittadini accusati di non aver adottato misure sufficienti per contrastare l’inquinamento atmosferico.

In particolare secondo l’accusa non sarebbero stati emessi provvedimenti necessari a contrastare il superamento dei limiti di polveri sottili (PM10) e biossido di azoto (NO2), avvenuto in svariate circostanze.

I tre ex sindaci di Torino possono festeggiare

Il GUP, al termine dell’udienza preliminare, aveva prosciolto Appendino, Fassino e Chiamparino accogliendo le tesi difensive che sottolineavano la complessità del fenomeno dell’inquinamento e l’assenza di un nesso diretto tra le azioni degli ex sindaci e il superamento dei limiti di legge.

La Procura Generale, pur ribadendo la gravità del problema e sottolineando a più riprese la necessità di azioni concrete per tutelare la salute pubblica, ha ritenuto di non procedere con il ricorso, prendendo atto delle motivazioni del GUP e valutando le prospettive di successo di un eventuale appello.

Appendino prosciolta
L’ex sindaco di Torino Chiara Appendino – Ansa – Piemontetopnews.it

Il problema dell’inquinamento resta sul tavolo

La decisione della Procura Generale rappresenta un importante riconoscimento del lavoro svolto dalle difese degli ex sindaci, che hanno sempre sostenuto la correttezza del loro operato e l’impossibilità di attribuire loro responsabilità penali per un fenomeno complesso e multifattoriale come l’inquinamento atmosferico. Il proscioglimento definitivo degli ex sindaci pone fine a una vicenda che aveva suscitato un acceso dibattito pubblico e politico a Torino.

La rinuncia al ricorso da parte della dottoressa Lucia Musti potrebbe avere importanti implicazioni anche per altri procedimenti simili in altre città italiane, dove le autorità locali sono chiamate a rispondere delle proprie azioni in materia di tutela ambientale. La vicenda torinese ha evidenziato la difficoltà di individuare responsabilità penali individuali in contesti complessi come quello dell’inquinamento urbano, che richiede un approccio integrato e una collaborazione tra diversi livelli istituzionali.