Economia

Da Accademia e Conservatorio nasce il nuovo Polo delle Belle Arti Torino

TORINO. Accademia Albertina e Conservatorio Giuseppe Verdi si uniscono per dare vita al Polo delle Arti Torino Piemonte. L’obiettivo è quello di dare vita ad un polo di formazione post universitaria d’eccellenza, sull’esempio dell’Accademia di Arte drammaturgica di Roma o del polo per la lirica di Verona. La struttura consortile, di alta specializzazione coinvolgerà le professioni del teatro, musicale e di prosa, del cinema, della televisione e delle arti visive. I nuovi master avranno inizio nell’anno accademico 2020-2021 e si teranno all’interno di uno stabile che la Regione Piemonte ha concesso in comodato d’uso alle due istituzioni in via Principe Amedeo 17. I due enti si faranno carico della sua ristrutturazione attraverso un mutuo presso la Cassa Depositi e Prestiti da richiedere a Miur e Mef. Nello stabile il nuovo Polo delle Arti avrà la biblioteca, che unirà il patrimonio librario delle due istituzioni, e le aule dedicate alle nuove tecnologie. Attraverso questa operazione il Conservatorio lascerà la succursale di via San Francesco da Paola di proprietà del Teatro Regio. Una buona notizia anche per quest’ultimo ente, che potrà mettere l’edificio sul mercato contribuendo così a ripianare parte del buco di bilancio di circa 2 milioni di euro.

Attualmente sono circa 2.500 gli studenti che frequentano a Torino l’Accademia delle Belle Artie il Conservatorio: 1600 nel primo e circa 900 nel secondo. La nascita del consorzio segnerà l’inizio di una convergenzache porterà fra qualche anno alla nasciatd i una “università delle arti”. Soddisfazione per l’inizaitva l’hanno espressa sia Valentino Castellani, presidente del Conservatorio, sia Fiorenzo Alfieri a nome dell’Accademia che ribadiscono come questo sia il primo esperimento in Italia di struttura consortile di alta specializzazione, come previsto da una legge del 1999.

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