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Individuati i tre giovani che hanno ferito Daisy: c’è anche il figlio di un consigliere comunale Pd

MONCALIERI. Sono stati identificati dai carabinieri gli aggressori di Daisy Osakue. L’atleta azzurra, nella notte tra il 29 e il 30 luglio stava tornando a casa proprio a Moncalieri, quando è stata colpita ad un occhio da un uovo lanciato da un’auto in corsa. Sono tre ragazzi italiani. Abitano tra Vinovo, La Loggia e Moncalieri, nella prima cintura torinese. I carabinieri li hanno denunciati per lesioni e omissioni di soccorso. La motivazione del gesto sarebbe riconducibile a mera goliardia.  Le forze dell’ordine sono riusciti a dare un nome e un volto ai tre giovanissimi, grazie alle telecamere dislocate nella zona dell’aggressione. Le indagini, coordinate dalla procura di Torino, hanno preso il via grazie ai racconti dettagliati di Daisy che ha descritto modello e colore della macchina dalla quale era stato lanciato l’uovo oltre alla dinamica “dell’attacco”. Quell’auto, com’è emerso dai primi accertamenti, era già stata protagonista di un episodio simile, avvenuto qualche giorno prima in strada Genova, sempre a Moncalieri. Anche altri passanti, nei giorni precedenti, erano stati presi di mira dal “commando delle uova”.

Nella mattina di oggi i carabinieri sono andati a Vinovo, a casa del consigliere comunale Roberto De Pascali, consigliere Pd del comune di Vinovo ed ex candidato sindaco, intestatario del Fiat Doblò.  Il veicolo utilizzato era parcheggiata sotto casa. Sulla fiancata destra c’erano ancora evidenti striature di residui di uova. Messo alle strette il figlio del consigliere comunale ha ammesso i lanci di uova, almeno sette nell’arco di due mesi, e ha fatto i nomi dei due complici con cui, ha detto, si cimentava nel tiro al bersaglio solo per “goliardia”. Daisy Osakue, l’ultima vittima del loro passatempo notturno dei tre diciannovenni, ha riportato una lesione all’occhio sinistro e ora rischia di saltare gli Europei di Berlino. I ragazzi hanno spiegato di aver agito solo “per goliardia”.

«Anche i figli dei consiglieri comunali del Pd fanno delle cavolate. Da padre mi chiedo dove ho sbagliato – si è limitato a commentare amareggiato Roberto De Pascali –. Quando senti di certi episodi, non pensi mai che tuo figlio sia coinvolto. Mi dispiace per quello che è accaduto. Ora lui e i suoi amici, che vorrebbero chiedere scusa a Daisy, se ne assumeranno le responsabilità».

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