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Diabolik è sbarcato a Torino: nei cinema, al MAUTO e nella Mole Antonelliana

Due mostre in contemporanea, al Museo dell’Auto e al Museo del Cinema, celebrano l’iconico personaggio dei fumetti e le sue splendide Jaguar

TORINO. È il 1° novembre del 1962 e arriva nelle edicole italiane il primo numero di Diabolik. Il prezzo è di 150 lire e sulla copertina, sotto l’iconico logo ideato da Remo Berselli, spicca la scritta “Il re del terrore – il fumetto del brivido”. È impossibile parlare di Diabolik senza parlare, almeno brevemente, delle due grandi figure dietro la sua creazione: le sorelle Giussani. Fotomodella, giornalista, redattrice, pratica vari sport, scia, va a cavallo e possiede addirittura il brevetto di pilota d’aereo; Angela Giussani è sicuramente lontana dagli stereotipi femminili degli anni Cinquanta, e così lo è sua sorella, Luciana, nata nel 1928 e di sei anni più piccola di Angela, più timida e meno ribelle, forse, ma capace da sola di portare avanti l’Astorina, la casa editrice fondata da Angela nel 1961. Entrambe colte e appartenenti alla borghesia milanese dell’epoca, ma con un destino inaspettato: rivoluzionare il fumetto italiano con un’opera rivolta agli adulti e ispirata ai romanzi d’appendice francesi di inizio secolo (ovvio il collegamento con il “Fantômas” di Marcel Allain e Pierre Souvestre e  “l’Arsenio Lupin” di Maurice Leblanc). L’antieroe ingegnoso e dedito alle rapine come unico scopo, così come il formato tascabile, con due o tre vignette per pagina, ideale per una lettura sui mezzi pubblici e per le tasche dei pendolari, si riveleranno un’ottima mossa di marketing, determinando il successo del prodotto e la nascita di numerosi epigoni.

Argentina, Brasile, Colombia, Finlandia, Belgio, Messico, Francia, Germania, Danimarca, Grecia, Israele, Paesi Bassi, Polonia, Romania, Spagna, Stati Uniti, Jugoslavia e, nel 2009, perfino un racconto in esperanto; da quel lontano 1962, Diabolik è diventato un fenomeno del panorama fumettistico italiano e non solo. Precursore del fumetto nero italiano e con ben 800 numeri pubblicati, a breve quest’icona pop della nostra penisola compirà la veneranda età di sessant’anni! In contemporanea all’uscita nei cinema nella sua trasposizione cinematografica a cura dei fratelli Manetti, Torino festeggia l’evento con due mostre dedicate al più famoso criminale mascherato italiano.

La prima, con il nome di “Colpo Grosso al Museo” è ospitata al Museo dell’Automobile, che nella sede di corso Unità d’Italia espone la Jaguar E-type del ladro più amato dei fumetti. Sono in mostra ben 11 modellini, che metteranno in mostra alcune delle famose trasformazioni dell’auto di Diabolik presenti nei fumetti. La mostra sarà visionabile sino al 6 marzo 2022.

La seconda mostra, al Museo Nazionale del Cinema della Mole Antonelliana, prende il nome di “Diabolik Alla Mole”. Si tratta di un percorso fotografico ispirato al personaggio di Eva Kant, la storica partner di Diabolik, dove sono esposte foto, disegni originali e fumetti della casa editrice Astorina, nonché oggetti di scena del film arrivato nelle sale. Tra le esperienze più interattive, impossibile dimenticarsi la “Diabolik VR Experience”, un backstage immersivo realizzato sul set del film dei fratelli Manetti e disponibile alla “visione” nella sala “realtà virtuale” del Museo. La mostra resterà aperta sino al 14 febbraio 2022.

Mirco Spadaro

Mirco Spadaro

Classe '98, rivolese di nascita, frequenta il corso di Lettere Antiche a Torino, sotto il simbolo della città. Tra viaggi e libri, è innamorato della tecnologia e della scrittura e cerca, tra articoli e post su siti e giornali online, di congiungere queste due passioni, ora nella sua "carriera" come scrittore, ora con il "popolo di internet".

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