Scienze & Benessere

Le radici di ortica, un toccasana contro la forfora

L’ortica è una delle piante che per la loro natura “aggressiva” sono conosciute un po’ da tutti… Chi non ci è finito dentro almeno una volta? E chi non ha un amico o almeno un cugino che sostiene di non patirne l’effetto pungente? Bene, la pianta, oltre ad avere molte proprietà già note (ai gourmand e alle nonne) nelle foglie apicali utilizzate sia in cucina che in erboristeria, ha anche proprietà inaspettate nelle radici. Un infuso di radici utilizzato per massaggiare il cuoio capelluto una volta alla settimana è un ottimo rimedio contro la forfora.

Come lo prepariamo

Il tonico antiforfora si prepara facendo bollire per circa mezz’ora 250 gr di radice di ortica (ovviamente ben lavata e priva di terriccio) in 500 gr di acqua e 250 di aceto bianco (dose per circa 4 trattamenti). Dopo aver lasciato raffreddare utilizzare strofinando il cuoio capelluto.

Per chi cambia idea…

Poiché l’ortica è un’infestante raccoglierne le radici non provoca alcun danno alla specie. Con le piante che ci restano, avendo cura di “trattarle con i guanti”, si può preparare un fantastico antiparassitario per orti o giardini, lasciando macerare in rapporto uno/dieci ortiche fresche/acqua piovana. Utilizzare su piante e fiori come insetticida dopo 2 giorni di macerazione (nel caso si usi acqua dell’acquedotto lasciarla in un recipiente 24 ore prima di inserire l’ortica perché disperda i prodotti chimici contenuti). La stessa mistura dopo 12 giorni di macerazione è un ottimo fertilizzante e antiparassitario per le radici dei nostri fiori.

N. B. Abbiamo sempre nutrito un forte scetticismo nei confronti delle strombazzate proprietà miracolose delle erbe utilizzate come medicamenti. O meglio pensiamo che la farmacologia sia una scienza e come tale vada applicata da professionisti esperti e preparati.

Questa rubrica vuole quindi essere un breve sunto di quelli che sono chiamati i rimedi della nonna. Ma ai tempi delle nonne i problemi sanitari e la mortalità erano molto molto maggiori di oggi; quindi, lungi da averne nostalgia proponiamo qui alcune ricette erboristiche casalinghe che sfruttano proprietà certe e documentate delle erbe piemontesi. Del resto l’effetto placebo ormai vanta una lunga letteratura scientifica. Se poi con voi non dovessero funzionare… male non fanno.

(Ha collaborato Irene Moretta)

Alfredo Moretta

Alfredo Moretta (AlMor), classe 1974, piemontese di nascita e di cultura, anarchico e indisciplinato bastian contrario. Una vita pizzicata tra il nen bugè e la rivoluzione, tra le passioni e i doveri, tra gli studi storici e il lavoro di falegname degli avi. Accanito lettore, tra il medioevo e l'attualità, ama molto anche scrivere, di tutto un po', è il 2005 quando nasce l'AlMor vignettista che in collaborazione con Claudio Mellana, pubblica su diverse riviste on line. Nasce e cresce invece con lui la passione per la cucina tradizionale piemontese grazie alle donne di famiglia, che gli fanno capire da subito che "voler bene" significa "prendersi cura", e quale modo migliore se non con un buon piatto? Dagli avi apprende anche il piacere di andar per funghi ed erbe (anche se per loro era necessità).

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