Tartufo bianco, altro che Alba: il più buono e pregiato lo producono solo nel minuscolo paesino | è considerato una vera miniera d’oro

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La prossima volta che sentirete parlare di tartufo bianco, ricordatevi che oltre ad Alba c’è un paesino, Moncalvo, che custodisce un tesoro
Quando si parla di Tartufo Bianco Pregiato (Tuber Magnatum Pico), l’immaginario collettivo corre subito alle colline di Alba, in Piemonte. La sua fiera internazionale è un evento di richiamo mondiale, e i prezzi all’asta raggiungono cifre da capogiro.
Qui, la ricerca del tartufo non è solo un’attività economica, ma un rito, una simbiosi tra l’uomo, il cane e la natura. I “trifolau”, i cercatori di tartufi locali, conoscono i boschi come le loro tasche, sanno dove le querce, i tigli e i salici secolari nascondono questi preziosi funghi ipogei.
La raccolta avviene ancora oggi con metodi tradizionali, spesso di notte, quando l’aroma inconfondibile del tartufo si fa più intenso, guidando il fiuto infallibile dei cani addestrati.
Ma se vi dicessimo che il cuore pulsante, la vera “miniera d’oro” di questo gioiello della gastronomia si annida in un piccolo paese che forse non avete mai sentito nominare?
La Fiera del Tartufo di Moncalvo
In Piemonte, oltre alla rinomata area di Alba, l’Astigiano vanta centri come Moncalvo, con la sua storica fiera dedicata al tartufo, a testimonianza di una produzione radicata e di qualità. A testimonianza di questa vocazione territoriale, Moncalvo ospita questa storica fiera dedicata al tartufo bianco, un evento che affonda le sue radici in un passato lontano ancora oggi rappresenta un appuntamento imperdibile per gli amanti del “diamante bianco”.
Passeggiando tra i banchi della fiera, si respira un’aria diversa, più intima e genuina. Si possono ascoltare storie di ricerca, aneddoti legati a ritrovamenti eccezionali e carpire i segreti di una tradizione secolare. Certo, la produzione di Moncalvo è quantitativamente inferiore rispetto ad altre aree, ma è proprio questa “rarità” a renderlo ancora più prezioso e ricercato.
Perché il tartufo di Moncalvo è speciale?
Non è solo una questione di campanilismo. Il microclima e la composizione del terreno del Monferrato sembrano conferire al Tuber Magnatum Pico di questa zona caratteristiche uniche. Qui, nel cuore del Monferrato Astigiano, la terra argillosa e ricca di boschi regala tartufi bianchi dal profumo intenso e inconfondibile, con sfumature che evocano il sottobosco umido, il fieno appena tagliato e sentori leggermente agliati.
Un bouquet olfattivo complesso e affascinante che conquista al primo fiuto. Molti chef stellati e intenditori sostengono che il tartufo di Moncalvo abbia una persistenza aromatica superiore e una finezza che lo distinguono da altri pur ottimi tartufi bianchi.