96esima Adunata Nazionale degli Alpini, Crosetto interviene: “Quattro perditempo non rovinino la festa”

Polemiche all'Adunata degli Alpini

Polemiche all'Adunata degli Alpini - Ansa - Piemontetopnews.it

Il ministro della Difesa Crosetto prende posizione su un episodio che ha scatenato dure polemiche avvenute durante l’Adunata degli Alpini

Nell’ultimo fine settimana Biella si è vestita a festa. Nella ridente cittadina medievale piemontese è infatti andata in scena la 96/a adunata degli Alpini, un evento che attira da sempre una vivace attenzione mediatica.

L’Adunata delle cosiddette ‘penne nere’ ha infatti richiamato migliaia di persone, giunte da tutte le parti d’Italia. Grande partecipazione soprattutto da parte degli alpini anziani, legati per sempre ad un corpo militare davvero speciale.

Qualcuno ricorderà, ad esempio, che l’ex vicepresidente dell‘Inter, il leggendario avvocato Peppino Prisco, era un alpino appassionato. La festa di Biella però è stata parzialmente guastata da un episodio non proprio piacevole.

Un fatto che ha scatenato una valanga di durissime polemiche, soprattutto in ambito politico. L’opposizione di centrosinistra anche in questo caso ha attaccato il Governo, reo di voler alimentare un clima di odio e di divisioni.

Alpini ‘neri’, l’episodio incriminato

Ad un certo punto alcuni partecipanti hanno intonato il canto “Faccetta Nera“, un brano simbolo del ventennio fascista e legato all’occupazione italiana dell’Etiopia voluta tutti i costi da Benito Mussolini.

Il ministro della Difesa Guido Crosetto, presente all’evento con tanto di berretto degli Alpini sul capo, ha preso una posizione netta, definendo i responsabili “quattro o cinque perditempo” che non possono offuscare la festa.

Il raduno degli Alpini a Biella
Il raduno degli Alpini a Biella – Ansa – Piemontetopnews.it

Crosetto non lascia adito a dubbi

Crosetto, intervenuto ai microfoni dei giornalisti presenti alla manifestazione, ha espresso il suo disappunto per l’accaduto, sottolineando come si sia trattato di un comportamento isolato e non rappresentativo dello spirito degli Alpini. “Sono andato all’Adunata e ho visto centinaia di migliaia di persone che hanno festeggiato in maniera civile, pacifica e gioiosa“, ha dichiarato il ministro. “Quattro o cinque perditempo che hanno cantato quella canzone non possono mettere in ombra una manifestazione così bella e importante“. Le parole di Crosetto hanno trovato eco in diverse voci del mondo politico e associativo.

L’Associazione Nazionale Alpini (ANA) ha preso le distanze dall’episodio, ribadendo i valori di solidarietà, rispetto e inclusione che caratterizzano il corpo degli Alpini. Anche diverse associazioni antirazziste hanno condannato l’accaduto, sottolineando la necessità di non banalizzare la portata di un canto che evoca un periodo oscuro della storia italiana. Nonostante la polemica, l’adunata di Biella è stata un successo di partecipazione e un’occasione per celebrare i valori alpini come la solidarietà, l’aiuto reciproco e l’amore per la montagna. Il ministro della Difesa ha voluto sottolineare l’importanza di non lasciare che un episodio isolato offuschi il significato profondo di una manifestazione che rappresenta un momento di aggregazione e di orgoglio per l’intera comunità alpina.