Ultim’ora: è morto il re del calcio italiano | Roberto Baggio in lacrime: fissati i funerali nella sua Firenze

Ultim’ora: è morto il re del calcio italiano | Roberto Baggio in lacrime: fissati i funerali nella sua Firenze

Baggio - wikicommons - piemontetopnews

Estate maledetta per il calcio mondiale: questa volta a piangere sono gli appassionati italiani, il fuoriclasse di Caldogno perde un amico.

Per Roberto Baggio l’estate 2025 è stata intensa, quasi come quando aveva gli scarpini ai piedi e sapeva esaltare i tifosi in ogni circostanza, comprese le partitelle d’allenamento o proprio quelle durante i ritiri estivi.

Dopo aver trascorso troppi anni ignorandolo il calcio mondiale si è infatti ricordato dell’ex Divin Codino. Merito di Gianni Infantino, che l’ha invitato al Mondiale per club svoltosi tra giugno e luglio negli USA. Per Roby sarebbe potuta essere una beffa, è diventata una festa.

Già, perché la popolarità di Baggio sarà anche mondiale, ma gli Stati Uniti non gli evocano proprio un bel ricordo, ripensando alla delusione per il Mondiale visto svanire per un rigore sbagliato 31 anni fa.

Quel pallone che sorvolò la traversa della porta del Brasile è entrata nell’immaginario collettivo di un intero paese, ma certo non può togliere nulla alla leggendaria carriera di Baggio e neppure a quel Mondiale giocato da fuoriclasse oltre che da Pallone d’Oro in carica.

Roberto Baggio è ancora in lacrime: nuovo lutto improvviso

Roberto ha colorato la propria estate di post Instagram dagli USA, tornando a respirare l’aria del grande calcio. Purtroppo è stata però solo una parentesi, per quanto felice, tra un lutto e un altro, quelli che da qualche tempo stanno togliendo a Roby tanti amici del calcio.

Da Carlo Mazzone, l’allenatore che gli allungò la carriera al Brescia, fino a Totò Schillaci, il compagno delle Notti Magiche del 1990, quelle di un altro Mondiale finito male, ma passato alla storia per l’Epifania del fuoriclasse di Caldogno.

Celeste Pin con la maglia della Fiorentina - Piemontetopnews.it
Celeste Pin con la maglia della Fiorentina – Piemontetopnews.it (Foto X)

La morte di Celeste Pin: il calcio italiano e la Fiorentina non si danno pace

E ora, proprio nel cuore di un’estate serena, ecco un altro duro colpo, la morte improvvisa di Celeste Pin. L’ex difensore della Fiorentina è stato una bandiera dei viola negli anni ’80 e compagno di squadra di Baggio per cinque stagioni, tutte quelle trascorse dal fantasista a Firenze. Pin è stato trovato senza vita all’interno della propria abitazione di Careggi nella giornata di martedì 22 luglio, a 64 anni. A dare l’allarme un amico che non riusciva a contattarlo da qualche tempo. Vano l’intervento del 118. Cresciuto nel Perugia, con cui aveva debuttato in A a 18 anni, Pin ha giocato per nove stagioni nella Fiorentina, per poi approdare al Verona, restarvi quattro anni e chiudere a Siena.

Nel suo cuore c’era solo la maglia viola, della quale era cantore per alcune radio locali, pur non avendo mai avuto ruoli nel calcio dopo il ritiro. Lo scudetto perso nel 1982 nel testa a testa contro la Juventus e la finale UEFA del ’90 ancora contro i bianconeri restano i grandi rimpianti della sua carriera da calciatore, ma sono stati anche gli episodi che l’hanno unito per sempre al popolo viola. Quello che oggi lo piange, insieme a Baggio e a tutti gli ex compagni, compreso Stefano Pioli, appena tornato sulla panchina della Fiorentina, ma che non smetteranno di ricordarlo, affiancandolo anzi a Davide Astori nell’Empireo delle leggende viola scomparse troppo presto.