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Roccaverano DOP, un vanto piemontese prodotto da secoli nella Langa Astigiana

Roccaverano è un piccolissimo borgo arroccato su un alto colle situato nella Langa Astigiana, una parte delle Langhe non molto battuta dai turisti. Qui non ci sono i colli ricoperti dai vigneti che si alzano sinuosi sulla linea dell’orizzonte, bensì ripidi colli e boschi fitti. Questa zona infatti è più simile al vicino Appennino ligure, solcata com’è da piccoli torrenti e profondi crinali dove c’è spazio soltanto per l’allevamento di capre. Più che per il borgo in sé, che comunque coinvolge per le sue bellezze, la maggior parte dei visitatori arriva per acquistare e vedere dove si produce la storica robiola, un formaggio fresco sottoposto a maturazione, o affinato e per la sua produzione si adopera latte crudo intero di capra, proveniente esclusivamente dall’area di produzione. Da febbraio 2023, il suo nome è stato modificato in sede europea: da Robiola di Roccaverano a Roccaverano DOP. Il disciplinare dell’UE non ammette più percentuali di latte di mucca o pecora, ma esclusivamente quello di capra.

Le origini della robiola risalgono ai Celti che producevano un formaggio simile al prodotto attuale. Con l’avvento dei Romani il formaggio assunse il nome di rubeola. Pare che re Vittorio Emanuele II, sovente a caccia da queste parti,  amasse sostare nelle cascine per dividere il pasto con i contadini, sulle cui tavole non mancavano mai le robiole fatte in casa. Secondo un manoscritto di fine Ottocento, nel Comune di Roccaverano si tenevano cinque fiere annue, durante le quali si vendevano per l’esportazione «eccellenti formaggi di Robiole».

Oggi, Roccaverano ospita due  eventi di spicco: la “Fiera Carrettesca” e la “Mostra Caprina”. La prima si svolge l’ultima domenica di giugno e riunisce tutti i produttori della Robiola DOP. In questa occasione viene premiata la migliore formaggetta, mentre tutte le Pro Loco della Valle Bormida propongono i loro piatti tipici. La seconda, solitamente ai primi di settembre, è una vera esposizione di capre in cui vengono premiati i migliori allevatori e si possono conoscere le tecniche di allevamento. Alla Robiola di Roccaverano Slow Food ha dedicato un Presidio.

Piero Abrate

Giornalista professionista, è direttore responsabile di Piemonte Top News. In passato ha lavorato per quasi 20 anni nelle redazioni di Stampa Sera e La Stampa, dirigendo successivamente un mensile nazionale di auto e il quotidiano locale Torino Sera. E’ stato docente di giornalismo all’Università popolare di Torino.

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