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Nati il 4 dicembre: Orsola Caccia, religiosa e pittrice del Seicento originaria di Moncalvo

Orsola Maddalena Caccia nasce a Moncalvo (At) il 4 dicembre 1596. Figlia del pittore Guglielmo Caccia, detto il Moncalvo, e di Laura Oliva, è tra le poche donne capace di affermarsi nello scenario pittorico del Seicento italiano, visto che in quell’epoca la donna è artisticamente meno considerata dell’uomo. nel 1620 entra nel convento delle Orsoline di Bianzè e poi, per volere del padre, a Moncalvo, in un convento fondato apposta per lei e le sorelle. Fin da giovane età è attiva nel panorama artistico piemontese, riprendendo prima i temi del padre per poi svilupparne di propri. Orsola Caccia ottiene molte commissioni per le chiese e parrocchie del Monferrato, oltre che per la famiglia Savoia. Nella sua pittura ripete temi trattati precedentemente dal padre quali dipinti devozionali .

I primi dipinti a lei attribuiti sono l’Immacolata della parrocchiale di Rosazza, la Madonna col Bambino dormente della parrocchiale di Bianzè e la Natività dei depositi di Palazzo Bianco a Genova. I soggetti affrescati riprendono le idee tipiche del padre e sono collocabili cronologicamente tra il 1615 e il 1620. Spetta ugualmente alla sua mano la parte alta del Martirio di san Maurizio nella chiesa di San Francesco a Moncalvo iniziato dal padre, ma non terminato a causa della morte improvvisa di quest’ultimo nel 1625. L’attività tarda della Caccia è caratterizzata da un minore controllo formale accompagnato da un incupirsi dei colori utilizzati in precedenza. Nonostante alcuni dipinti siano andati perduti la produzione della pittrice supera il centinaio di dipinti conservati.

Il suo stile pittorico è simile a quello arcaico fiammingo di Ludger Tom Ring e di Georg Hoefnagel, presentando una struttura compositiva semplice e equilibrata, con ogni elemento situato con cura, con particolare attenzione alla verticalità, soprattutto nelle opere con motivi floreali. Le sue nature morte includono normalmente pezzi di frutta e un animale, di solito un fagiano o un insetto. Orsola dipinge, inoltre, oggetti di devozione e crea graziose miniature con uno stile assai delicato ereditato dal padre. Queste opere si trovano oggi in collezioni private, palazzi, musei e chiese del Piemonte e si riconoscono dalla firma che contraddistingue l’artista, costituita da un fiore o un mazzo di fiori.

La sua produzione pittorica supera il centinaio di dipinti. Alcuni di questi hanno ricevuto anche grandi attenzioni dall’estero. Infatti, nel 2021 il Metropolitan Museum di New York ha inserito nelle sue collezioni alcune opere della “monaca pittrice”. L’anno precedente una sua natura morta è stata venduta all’asta da Sotheby’s, a Londra, per 264 mila dollari, un bel successo per un’artista di Moncalvo.

Orsola Caccia muore il 26 luglio 1676, qualche mese prima del suo ottantesimo compleanno.

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