ENOGASTRONOMIA

Mombaruzzo, le Distillerie Berta celebrano i 75 anni di storia con una nuova Grappa Riserva

75 vendemmie, 300 stagioni vissute sempre in comunione con la natura, 900 mesi tra alambicchi e barriques, 27375 giorni di cura costante, tutta la dedizione di una famiglia di distillatori da tre generazioni: è questa l’essenza della Grappa Riserva 75 Anni, il nuovo prodotto ideato per celebrare l’importante traguardo delle Distillerie Berta, che compiono 75 anni di storia.

La bottiglia della Grappa Riserva 75 anni

Le Distillerie Berta, storica azienda con sede a Casalotto Mombaruzzo – la prima etichetta ad avere sperimentato e affinato l’invecchiamento della grappa in botti di legno – nascono nel 1947 per volontà di Paolo Berta e quest’anno sono giunte al 75esimo anno di storia e alla terza generazione della famiglia. Per festeggiare l’avvenimento, presentano un nuovo prodotto, premium e in edizione limitata (solo 3.800 bottiglie in tutto il mondo): la Grappa Riserva 75 anni.

La Grappa Riserva 75 anni si presenta in un unico formato da 150 cl. in un packaging elegante e lussuoso, confezionata in una cassetta in legno di noce Canaletto americano lavorata e verniciata a mano.

All’interno del package, nella pergamena interna sono presenti tre simboli, la mappa, la bici e la coccinella, che richiamano la storia delle Distillerie Berta e i segreti che hanno permesso di arrivare all’importante risultato; sono inoltre inserite le varie annate di Grappa Selezione del Fondatore, prodotto che prevede vent’anni d’invecchiamento, dal 1983 al 1994. La Riserva 75 anni dal colore ambrato è infatti ottenuta dall’assemblaggio di dieci diverse annate di Selezione del Fondatore, l’etichetta più preziosa delle Distillerie Berta, una grappa di barbera e nebbiolo invecchiata, con profumo complesso, avvolgente, e grande personalità.

La famiglia Berta

L’arte della distillazione in Piemonte vanta radici antiche e ha raggiunto, nel tempo, livelli di indiscutibile eccellenza. Su queste basi la famiglia Berta ha innestato, in decenni di impegno lavorativo e di passione, significative innovazioni, che hanno portato a una svolta nel mondo delle grappe: fra queste, ricordiamo la messa a punto e il brevetto di un sistema di raccolta e conservazione delle vinacce in fusti speciali, capaci di mantenerle protette da infiltrazioni di acqua e di aria e di consentire, nel contempo, una corretta fermentazione; l’invecchiamento delle grappe per dodici mesi in botti di legno, seguito da un periodo variabile di riposo del prodotto all’interno di tonneaux, barriques e botti piccole, con l’accompagnamento della musica classica firmata dai grandi maestri del passato e la “cromoterapia” (creata da luci a led che cambiano colore, senza generare calore); l’affinamento della grappa in botti da whisky importate in Piemonte dalla Scozia, in grado di apportare al distillato venature torbate e affumicate, di grande fascino ed eleganza al palato.

Con spirito innovativo, le Distillerie Berta non solo proseguono in questa continua ricerca della qualità, ma si presentano come una realtà protagonista nella valorizzazione del territorio e della cultura del Monferrato, riconosciuto dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell’Umanità. 

“75 anni di storia sono un traguardo importante: la costanza che abbiamo avuto nel perseverare anche quando la situazione sembrava difficile è certamente stata una chiave per arrivare ad oggi, ma soprattutto sono stati determinanti il supporto e l’affetto di clienti, collaboratori e amici. Senza tutte le persone che sostengono o hanno sostenuto la nostra famiglia e la nostra azienda e che amano quello che facciamo oggi non saremmo qui.” – dichiara Chicco Berta, Amministratore Delegato delle Distillerie Berta commentando la celebrazione dell’importante anniversario.

La barricaia

In quest’ottica di promozione turistica del territorio e delle sue eccellenze, si inserisce l’apertura a Mombaruzzo del Museo dell’antica arte della distillazione, fortemente voluto dalla famiglia Berta, che espone una collezione di strumenti per la produzione della grappa, alambicchi, bolle di concentrazione, distillatori e una parte dell’impianto originale del 1947, e l’acquisizione, a fini di recupero conservativo e di rifunzionalizzazione in chiave di accoglienza turistica, di strutture residenziali anche di notevole valore storico, come Villa Prato, dimora d’origine medievale abitata per secoli dagli esponenti dell’omonima famiglia di commercianti, avvocati e notai, che è stata rilevata nel 2007 e accuratamente restaurata dai Berta per essere adibita a Relais di charme.

Paolo Barosso

Giornalista pubblicista, laureato in giurisprudenza, si occupa da anni di uffici stampa legati al settore culturale e all’ambito dell’enogastronomia. Collabora e ha collaborato, scrivendo di curiosità storiche e culturali legate al Piemonte, con testate e siti internet tra cui piemontenews.it, torinocuriosa.it e Il Torinese, oltre che con il mensile cartaceo “Panorami”. Sul blog kiteinnepal cura una rubrica dedicata al Piemonte che viene tradotta in lingua piemontese ed è tra i promotori del progetto piemonteis.org.

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio