Personaggi

Nati il 3 aprile, l’alpinista Giovanni Gnifetti, a lui è dedicata una punta sul Monte Rosa

Giovanni Gnifetti nasce ad Alagna Valsesia (Vc) il 3 aprile 1801 da Cristoforo Gnifetti e Anna Maria Ghigher. Viene avviato dal padre allo studio e alla carriera ecclesiastica: dopo le scuole di base, studia al seminario di Gozzano prima, e di Novara poi, dove è ordinato sacerdote nel 1823. Torna quindi alla parrocchia di Alagna, dove è prima cappellano, poi viceparroco; infine, nel 1834 è nominato parroco, ruolo che ricopre fino alla morte.

Nello stesso anno inizia a frequentare il massiccio del Monte Rosa, sul quale si distingue per alcune prime ascensioni; l’obiettivo del parroco è di raggiungere una delle più alte vette della montagna, conosciuta oggi come Signalkuppe dagli svizzeri e come Punta Gnifetti dagli italiani, a 4559 metri d’altezza; tale vetta è ben visibile dal lato valsesiano del Monte Rosa e in particolare da Riva Valdobbia, essendo una delle più elevate del gruppo montuoso. Gnifetti fallisce l’ascesa per tre volte, nel 1834, nel 1836 e nel 1839; nel 1836 la piccola spedizione composta dal parroco e da cinque compaesani giunge a 4480 metri, su un colle che prende il nome di colle Gnifetti; devono rinunciare all’assalto alla vetta per la mancanza delle accette necessarie a rompere il ghiaccio nel tratto finale. In compagnia di sette persone, di cui due portatori, il 9 agosto 1842 il parroco di Alagna conquista la vetta che porterà il suo nome, piantandovi una bandiera rossa: il “segnale” lasciato a testimonianza del raggiungimento della cima e dal quale deriva il nome tedesco della punta Gnifetti (Signal Kuppe, cioè Cima del segnale).

Punta Gnifetti

L’attività montana di don Gnifetti non si limita alle escursioni; è infatti anche un appassionato di scienze naturali in senso lato e compie diverse osservazioni notevoli, tra cui una campagna di misurazioni del ghiacciaio del Sesia all’alpe di Bors; le sue esperienze sono raccolte in un libro, Nozioni topografiche del Monte Rosa, che ha vasta diffusione e contribuisce a creargli, presso il nascente ambiente turistico-alpinistico internazionale, la fama di esperto del Monte Rosa.

(fonte: Wikipedia)

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