Personaggi

Nati il 7 settembre: l’alessandrino Riccardo Picchio, slavista di fama internazionale

Nato il 7 settembre 1923 ad Alessandria, Riccardo Picchio cresce e compie i primi studi nella città natale. Dei piemontesi condivide alcuni tratti caratteriali tipici: considera il lavoro il punto centrale della vita, ha un acuto senso del dovere sociale e professionale: affronta le persone, le loro idee e i loro sentimenti, con una fine ironia che, però, in nessun modo esclude l’affetto. Nel 1941, trasferitasi la famiglia a Roma, Picchio s’iscrive alla Sapienza con l’intenzione di studiare germanistica. La sua innata curiosità, però, lo spinge a seguire anche lezioni di filologia romanza, di letterature sia americana che russa, nonché di lingua e letteratura bulgara. Sarà il docente romano Enrico Damiani (1892-1953) a raccomandarlo per un corso di specializzazione in Bulgaria nell’anno accademico 1942/43 che, però, verrà interrotto dopo meno di due mesi e Picchio verrà rispedito in Italia perché il suo comportamento aveva deluso i rappresentanti ufficiali
dell’Italia mussoliniana a Sofia. I temi bulgari rimarranno però per tutta la vita una costante nelle ricerche di Picchio. I suoi studi slavistici, pur spaziando in ambiti più vasti, si concentreranno con ricerche approfondite sui periodi medievale e rinascimentale, con attenzione estesa alla successiva età illuministica. 

Democratico convinto, dopo l’8 settembre 1943 Picchio aderisce alla Resistenza e dopo la Liberazione svolge attività giornalistica presso La Voce Repubblicana e Avanti! Nel 1948 diviene lettore di lingua italiana nell’Università di Varsavia, mentre dal 1953 al 1961 è professore nelle Università degli Studi di Firenze e Pisa. Fra il 1961 e il 1965 è a capo dell’Istituto di Filologia Slava all’Università La Sapienza (successore di Giovanni Maver) e poi fu professore di Letteratura slava nell’Università Yale (USA). Dal 1985 al 1993 è ancora professore ordinario di Lingua e Letteratura russa presso l’Istituto Universitario di Napoli.

Sono numerose le sue pubblicazioni e le sue collaborazioni a testate, a partire dall’annuario Ricerche Slavistiche: con il suo maestro Maver collabora per anni nella redazione di quella rivista.  Membro della Medieval Academy of America, viene riconosciuto anche dalle Accademie delle scienze di Russia, Polonia e Bulgaria. Negli ultimi anni di vita la sua attività di ricerca, molto apprezzata anche all’estero viene però pesantemente condizionata dal Parkinson, fino alla morte avvenuta il 13 agosto 2011 nel Connecticut (USA).

Articoli correlati

Pulsante per tornare all'inizio