Economia

Settemila operatori socio sanitari in lizza per 150 posti

TORINO. Dopo il concorso per gli infermieri, andato in porto dopo ricorsi e controricorsi, ora sono gli operatori socio sanitari, in sigla Oss, ad affidare le loro speranze al bando pubblico dal quale si prevede che possano essere assunti circa 150 lavoratori entro la fine del 2018 in ospedale a Torino e nell’area metropolitana. Sono più di settemila gli iscritti di cui 10 per cento arriva dalla comunità sudamericana.

Il primo appuntamento per la pre-selezione attraverso i test è fissato per il 23 maggio. A seguire s’inzieranno i colloqui. Il numero degli operatori sanitari iscritti al bando è pari a quella degli infermieri che nell’estate scorsa avevano partecipato alle prove per essere inseriti in graduatoria.

La nuova graduatoria, che avrà validità triennale, sarà composta da circa 2.000 persone ritenute idonee, un elenco dal quale le aziende potranno prendere il personale che coprirà i posti vacanti. Il bando pubblico riguarda la Città della Salute, l’Asl di Torino, l’Asl TO5 (Chieri, Moncalieri, Carmagnola), l’AslT04 (Chivasso), l’ospedale Mauriziano.  Le prime stime dicono che per quest’anno potrebbero essere assunti circa 30 operatori socio sanitari per ciascuna azienda. Un totale di 150 persone. Ma la guaduatoria è destinata ad esaurirsi nei prossimi tre anni, anche perchè altre aziende potranno attingere dalla lista degli idonei attraverso una convenzione. A condizione che si tratti di Asl piemontesi.

In quanto allo stipendio di partenza di un Oss in una struttura pubblica è intorno ai 1300 euro. Nel privato, e la maggioranza lavora nelle Rsa, le residenze sanitarie assistite, e nelle strutture di lungodegenza, lo stipendio varia fra i 1.000 e i 1.200 euro al mese.

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