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Dalle Grotte Vaticane a Palazzo Madama: esposta a Torino la quasi “gemella” della Consolata

Fino al 20 Luglio 2021, è possibile ammirare un frammento di un affresco di fine Quattrocento, in cui è ritratta la “Madonna delle Partorienti”. È un’opera di Antoniazzo Romano, lo stesso autore del dipinto della Consolata

Probabilmente il nome di Antonio Aquili, a chi non è un appassionato di Storia dell’Arte, potrebbe apparire poco familiare: un po’ come il Carneade di manzoniana memoria risuonava nella mente di don Abbondio. Antonio Aquili (nato tra il 1430 e il 1435 e morto nel 1508) è stato un pittore molto attivo a Roma nella seconda metà del Quattrocento, ed è ben più noto con il nome di Antoniazzo Romano.

La Vergine della Consolazione, detta la “Consolata”, Protettrice della Città di Torino. Ne è Autore Antoniazzo Romano.

Antoniazzo Romano, uno tra i più rappresentativi artisti del Rinascimento romano, è anche l’Autore del celebre dipinto della Consolata, conservato nell’omonimo Santuario del capoluogo piemontese, che ritrae la Vergine più venerata dai Torinesi, protettrice della città.

Antoniazzo Romano fu un valente artista, di grande spiritualità, ed ebbe come maestro di bottega Melozzo da Forlì (Forlì, 1438 | Forlì, 1494); con il Ghirlandaio (“al secolo” Domenico Bigordi, Firenze, 1448 | Firenze, 1494), fu chiamato a decorare le sale della Biblioteca Vaticana. Fu autore di molti dipinti di tema religioso, su tela e in forma di affresco, e di Madonne in particolare.

Celeberrima, ad esempio, è la “Madonna delle Partorienti”, conservata da oltre 500 anni in Vaticano. Questa Madonna è particolarmente venerata a Roma dalle donne in dolce attesa, che a lei si affidano per invocare una gravidanza serena ed un parto a lieto fine. Non è un quadro: si tratta di un frammento di un affresco, che è stato recentemente sottoposto ad uno scrupoloso restauro, promosso dalla Fabbrica di San Pietro con il sostegno di Fideuram – Intesa Sanpaolo Private Banking. Fu realizzato in occasione del Giubileo del 1500, e si trovava in origine nel transetto meridionale della vecchia basilica, sopra l’altare della cappella Orsini.  Venne poi asportato dalla preesistente Basilica vaticana e posizionato sotto il pavimento di una cappella della “nuova” Basilica di San Pietro.

L’Annunciazione, opera di Antoniazzo Romano, pictor urbis del Rinascimento romano
e autore del dipinto della Consolata venerato dai Torinesi

Da venerdì 14 Maggio 2021, questo capolavoro realizzato negli anni Novanta del Quattrocento da Antoniazzo Romano, è stato accolto a Torino ‒ e vi rimarrà per alcuni mesi (fino al 20 Luglio, salvo proroga) ‒ a Palazzo Madama, nella cosiddetta “Corte Medievale”. Tutto ciò a cura della Fondazione Torino Musei, con il patrocinio della Fabbrica di San Pietro in Vaticano e dell’Arcidiocesi di Torino.

I Torinesi potranno così ammirare quest’opera che ritrae la Vergine con il Bambin Gesù sostenuto nel braccio destro, dallo sguardo rassicurante e confortante, che ispira ammirazione e incanto. Ma soprattutto potranno constatarne la somiglianza (oggi potremmo dire il… family look) con la celeberrima “Consolata”, con la quale condivide molti tratti comuni e l’intensità dello sguardo, e di cui può essere considerata una quasi “gemella”.

Una storica fotografia del Santuario torinese della Consolata.

Fu soltanto nel 1979 che Andreina Griseri, docente di Storia dell’Arte, identificò in Antoniazzo, pictor urbis del Rinascimento Romano, l’Autore della “nostra” Consolata, che venne dipinta su un modello di origine bizantina: l’icona della “Madonna del Popolo”, opera di Filippo Rusuti (artista vissuto tra il 1255 e il 1325, attivo a Roma e a Napoli). Fu proprio all’icona di questa Vergine che i fedeli romani, sudditi di papa Gregorio IX (eletto nel 1227 e morto nel 1241), si erano rivolti per far cessare una devastante pandemia di peste: la Madonna esaudì miracolosamente le loro preghiere e la peste prontamente cessò.

Antoniazzo da Romano dipinse diverse Madonne sul tipo della Consolata: quella di Torino venne donata alla città dal cardinale Domenico Della Rovere (Vinovo, 1442 | Roma, 1501).

Questi gli orari in cui è possibile visitare la “gemella” della Consolata: da Mercoledì a Venerdì: dalle 13.00 alle 20.00; il Sabato e la Domenica: dalle 10.00 alle 19.00 (previa prenotazione, telefonando allo 011-5211788). Prezzo del biglietto: 10 €, ridotto 8€.

La Madonna delle Partorienti, venerata a Roma da più di 500 anni dalle donne in dolce attesa. Si tratta di un lacerto, ovvero di un frammento di un mosaico conservato nelle Grotte Vaticane. Dal 14 Maggio al 20 Luglio 2021 l’opera di Antoniazzo Romano (lo stesso Autore della Consolata) è esposta a Palazzo Madama.

Sergio Donna

Torinese di Borgo San Paolo, è laureato in Economia e Commercio. Presidente dell’Associazione Monginevro Cultura, è autore di romanzi, saggi e poesie, in lingua italiana e piemontese. Appassionato di storia e cultura del Piemonte, ha pubblicato, in collaborazione con altri studiosi e giornalisti del territorio, le monografie "Torèt, le fontanelle verdi di Torino", "Portoni torinesi", "Chiese, Campanili & Campane di Torino", "Giardini di Torino", "Fontane di Torino" e "Statue di Torino". Come giornalista, collabora da alcuni anni con la rivista "Torino Storia". Come piemontesista, Sergio Donna cura da tempo per Monginevro Cultura le edizioni annuali dell'“Armanach Piemontèis - Stòrie d’antan”.

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