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Cic rischia la chiusura, sciopero di otto ore e presidio dei dipendenti a Ivrea

IVREA. Sciopero di otto ore e presidio sotto le finestre del municipio di Ivrea per i lavoratori del Cic, il “Consorzio per l’informatizzazione del Canavese” che entro fine anno, perse le commesse dei maggiori clienti pubblici (e tra questi l’Asl To4 e il Comune di Ivrea), rischia seriamente la chiusura. Un’ottantina i posti di lavoro in bilico. Il Cic, tre anni fa, è stato venduto attraverso un bando a Csp, unica società disposta a farsi carico dei debiti. Solo le commesse pubbliche, fin qui, hanno consentito all’azienda di continuare a lavorare.

Nei piani di espansione della nuova proprietà Csp c’era l’idea di ampliare il parco clienti nella pubblica amministrazione, soprattutto per quanto riguarda la sanità. In tre anni, però, i lavoratori sono scesi a 80 e non sono arrivate nuove commesse in grado di mettere in sicurezza il consorzio per il futuro. Il sindacato aveva espresso la propria preoccupazione ancor prima che nel mese di giugno un’inchiesta milionaria della finanza decapitasse i vertici di Csp.

«Chiediamo – dicono le organizzazioni sindacali – che chi prenderà le commesse si prenda anche i lavoratori. Questo in virtù dell’alta professionalità e della clausola sociale».

 

(Foto di repertorio)

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