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Valsesia, turismo slow sui sentieri di casa

E’ stato confermato anche per il 2023 il progetto “Habitat – I sentieri di casa”, che punta alla valorizzazione turistico-ambientale della bassa Valsesia e alla creazione di un vero e proprio parco culturale diffuso, attingendo al patrimonio paleontologico e all’importante contesto storico, ambientale e naturalistico circostante, caratterizzato da una forte accessibilità

di Denise Giusto (tratto da piemonteparchi.it – 21 marzo 2023)

Tradizioni antiche testimoniate dalle tracce del popolo Walser, terra di grandi vini rossi, come i Nebbioli di Gattinara e Ghemme, “casa” del Sacro Monte di Varallo patrimonio Unesco e del “paradiso dello sci libero” di Alagna. Tutto questo è la Valsesia, versante piemontese del Monte Rosa. Il territorio valsesiano si sviluppa per 6.500 ettari, dalle colline di Gattinara, salendo verso quelle di Cellio e Guardabosone, comprendendo poi la Val Mastallone, fino a Fobello e Rimella, la Val Sermenza, fino a Carcoforo e Rima e la Val Grande e la Val Vogna fino ad Alagna.

Il Parco Naturale Alta Valsesia

Istituito nel 1979, il Parco Naturale Alta Valsesia si caratterizza come parco alpino per eccellenza, sviluppandosi dagli 880 metri di Fobello ai 4.554 metri della Punta Gnifetti ed è pertanto il parco più alto d’Europa. Parco alpino per antonomasia, è dominato dalla presenza del massiccio del Monte Rosa e dei suoi ghiacciai che, in particolare nel territorio di Alagna, formano uno straordinario ed emozionante fondale alle escursioni. Sul Monte Rosa, la Capanna Regina Margherita costituisce il rifugio più alto d’Europa con i suoi 4.554 metri di altezza.

I suoi confini occidentali e nord occidentali corrono sullo spartiacque che separa la Valsesia dalla Valle di Gressoney, dal territorio elvetico e della Valle Anzasca. A est confina con la cresta alpina del massiccio del Monte Rosa. La gestione del territorio è affidata ai guardiaparco, che hanno funzione di polizia giudiziaria ma anche di studio sull’area protetta, raccolta di dati, sviluppo dell’educazione ambientale.

Il territorio tutelato si estende per circa 6500 ettari e occupa le testate della Valsesia, Val Sermenza e Val Mastallone, interessando i comuni di Alagna, Rima, Carcoforo, Rimasco, Fobello e Rimella. Alagna Valsesia e Riva Valdobbia dal 2019 sono stati inglobati in un unico Comune dell’altissima Valsesia. Si tengono per mano, grazie ai 2 km del sentiero di Schenine che li collega oltre il fiume Sesia, e condividono il piacere di accogliere gli ospiti che ammirano la maestosità della parete sud del Monte Rosa. Le due comunità si sviluppano in decine di frazioni Walser per le quali si cammina cercando le case di legno più antiche. La presenza dei Walser e della loro cultura risale al 1200.

La fauna del parco è l’esempio più immediato di cosa vuol dire proteggere: stambecchi, camosci, marmotte, caprioli, galli forcelli, lepri variabili e non di rado l’aquila reale, rappresentano solo alcune delle specie presenti sul territorio e che si possono osservare durante un’escursione.

Dal punto di vista amministrativo, dal 2012 la Regione Piemonte ha istituito un Ente che accorpa la gestione delle aree protette dell’alta Valsesia, del Monte Fenera e dell’Alta Val Strona (provincia Verbano-Cusio-Ossola) nominato Ente di Gestione delle Aree protette della Valle Sesia. Ingloba così anche un’importante porzione delle montagne cusiane.

La valle dell’Olen è una delle più ampie e conosciute del territorio alagnese, sia per la presenza degli impianti di risalita, che per essere stata teatro della storia dell’alpinismo sul Monte Rosa nell’Ottocento. Alagna è il polo turistico più famoso, rinomato per lo sci a tutti i livelli, è definito “freeride paradise”, il “paradiso dello sci libero”.

“Habitat – I sentieri di casa”: itinerari verso un parco culturale

Per chi ama il turismo slow, è stato confermato anche per il 2023 il progetto “Habitat – I sentieri di casa”: grazie al contributo della Fondazione Compagnia di San Paolo per tutto l’anno il progetto punterà alla valorizzazione turistico-ambientale della bassa Valsesia. Nel 2022 sono state poste le basi di quello che potrà diventare un vero e proprio parco culturale diffuso. L’obiettivo di “Habitat” è sviluppare, per un pubblico sempre più ampio, l’offerta turistica legata al patrimonio paleontologico e all’importante contesto storico, ambientale e naturalistico circostante, caratterizzato da una forte accessibilità. Nasce infatti dall’iniziativa del museo archeologico e paleontologico Carlo Conti di Borgosesia. Come partner del progetto l’Ente di gestione delle aree protette della Valle Sesia (con la Fondazione Valsesia) ha contribuito all’allestimento dei percorsi e al supporto durante le giornate di animazione organizzate per la presentazione dei percorsi stessi. Il progetto è stato finanziato dalla Fondazione Compagnia di San Paolo nell’ambito del bando “In luce” e coinvolge anche l’Istituto per l’Ambiente l’Educazione Scholé Futuro onlus di Torino, il Comune di Borgosesia, la provincia di Vercelli, l’associazione Amici del Museo Carlo Conti, il Gruppo Speleologico Mineralogico Valsesiano.

La sfida è stata quella di creare esperienze turistiche e culturali capaci di coniugare temi e spunti suggeriti dai reperti presenti al Museo Carlo Conti, che cessano così di essere meri oggetti espositivi per diventare chiavi di lettura e indizi per avventurarsi sui percorsi narrativi, con un approccio immersivo inedito in ambito piemontese legati ai “sentieri di casa”, cioè agli itinerari proposti dal progetto nei dintorni di Borgosesia. Il legame tra il “dentro” e il “fuori”, tra il Museo e il territorio circostante è stato il leit motiv che si è portato avanti tutto l’anno scorso per raccontare il progetto al territorio e ai turisti, sia con le attività in presenza sia con le attività di comunicazione. Il fulcro del progetto, il luogo dove si trovano appunto le “chiavi di casa” è il Museo di Archeologia e Paleontologia “C. Conti”. Intorno si posizionano gli altri partner di progetto, individuati in base alle loro caratteristiche e ruoli rispetto alle azioni da svolgere. Habitat si presenta come una proposta di sviluppo turistico sostenibile, alternativa, semplice e innovativa.

I sentieri

Passeggiare in modalità slow sulle pendici delle colline consente affacci privilegiati sul Monte Fenera e sul tessuto socio-culturale di Borgosesia. Grazie al progetto Habitat nel 2022 si sono messi a regime due dei cinque percorsi individuati sul territorio di Borgosesia, nello specifico: il giro ad anello attraverso le frazioni basse di Borgosesia e il sentiero che da Fenera San Giulio conduce alle Grotte di Ara, site nel vicino comune di Grignasco. Entrambi gli itinerari sono stati pensati per un turismo lento, ideali per famiglie e per amanti del trekking che vogliono esperire il territorio con una modalità dolce.

Le giornate di animazione

Dopo aver allestito i percorsi, nel corso dell’estate, sono state organizzate giornate di animazione, nelle quali sperimentare i cammini secondo modalità nuove, capaci di stimolare i sensi, grazie al supporto di musicisti, attori e artisti che, con le loro performance, hanno aggiunto valore all’esperienza.

I materiali prodotti: i libretti

I percorsi di Habitat sono stati accompagnati da due taccuini di viaggio, disponibili gratuitamente in museo e presso esercizi commerciali locali sensibili al messaggio (in particolare il Bar Caffè Liberty e la cartolibreria Lo Scarabocchio). I libretti di Habitat sono concepiti come dei veri e propri quaderni operativi per i piccoli escursionisti che, lungo il percorso, hanno avuto la possibilità di imparare divertendosi. Oltre a dare informazioni di carattere generale, sui pannelli si è dato spazio alle attività per bambini, guidate da due personaggi-guida: gli orsi Berth, il mercante viaggiatore in cerca di se stesso, ed Helsa, archeologa curiosa e un po’ sbadata. Il libretto diventa la chiave per risolvere enigmi e per cogliere appieno le potenzialità della passeggiata, come scoprire il lavoro dell’archeologo, tradurre le parole walser in italiano, disegnare il calco di una castagna, suonare uno strumento in legno e tante altre attività.

Denise Giusto

Piemonte Parchi

Piemonte Parchi è una rivista di informazione e divulgazione naturalistica pubblicata dalla Regione Piemonte. Nel 2023 festeggia quarant'anni di attività, unendo al taglio naturalistico degli articoli, l'interesse per l'attualità. "Unica" nel suo genere, nel corso degli anni è passata da rivista cartacea bimestrale a mensile, mentre nel 2006 ha registrato un proprio dominio, diventando anche una testata giornalistica online. Oggi, la versione telematica ha sostituito parzialmente quella cartacea. Quest'ultima continua a uscire come supplemento al web con uno o due numeri speciali all'anno. Le edizioni monografiche sono a tiratura limitata e vengono distribuite nei parchi piemontesi, ma sono anche scaricabili online gratuitamente.

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